Buongiorno e grazie del tempo che ci state dedicando.
Continuiamo la nostra rubrica dedicata ai rifugisti dell’appennino raccontandovi questa volta qualcosa di diverso. Non un rifugio gestito bensì un rifugio non gestito, preso in carica dai ragazzi del GEV che con dedizione e volontà ne curano la manutenzione: la Capanna Sevice.

Allora quale storia racconta uno dei bivacchi più alti dell’Appennino?
Il rifugio “Capanna di Sevice” è stato realizzato nel lontano 1983 ad opera del GEV e del Gruppo Alpini di Magliano dei Marsi, con estremi sacrifici umani, nella circostanza si racconta che vennero utilizzati anche attrezzi di fortuna per le opere murarie, inoltre molto materiale venne portato su posto ad opera di muli e schiena d’uomo. La sua posizione posta ad una quota di 2119 denominata “selletta dei Cavalli” è risultato sin da subito un punto strategico, quale appoggio, per gli escursionisti diretti e da per il Monte Velino. Il rifugio si trova all’interno della “riserva orientale” del Monte Velino. La struttura realizzata in muratura è composta da due locali di cui uno per un riparo di fortuna, sempre aperto, e l’altro adibito per pernotto con dieci posti letto, punto di cottura con fornellino e stufa a legna. Vi è un impianto elettrico a 12v alimentato da un pannello fotovoltaico con 4 punti luci ed una presa usb per ricaricare dispositivi sempre a 12v. Per tutto il mese di agosto il rifugio è gestito da due persone del GEV e c’è la possibilità di pernottare e consumare pasti. E’ ormai consolidato da anni, che l’ultimo sabato del mese di luglio il GEV organizza il rifornimento del rifugio con l’utilizzo di 6/7 muli, tale evento attira la partecipazione di molte persone interessate a svolgere un’escursione in compagnia di animali da soma. All’esterno del rifugio recentemente è stata realizzata una tettoia in legno con due panche per il riposo e ristoro degli escursionisti. Di notevole importanza per il rifugio è la fonte di sevice posizionata ad una quota di 1900 mt. e dista circa 20” prima del rifugio percorrendo il sent.3 che da passo le forche (1200 mt.) conduce alla Vetta del Velino (2487 mt.). Essa è l’unica fonte nell’area del Velino.
Da quanto tempo gestite la Capanna Sevice e quali sono le differenze che un escursionista deve aspettarsi nell’alloggiarvi rispetto ad un rifugio gestito.
Il rifugio è stato sempre gestito dal GEV, nel periodo di non gestione, previa prenotazione al nr. 3805431004 si può avere la chiave del Rifugio con la possibilità di pernottarci. All’interno vi sono 10 brandine in rete con stuoini e coperte, è necessario portarsi un sacco a pelo e/o sacco letto, il riscaldamento è con stufa a legna da portarsi dietro mentre vi è un piccolo fornellino e stoviglie se eventualmente si desidera cucinarsi qualcosa. E’ naturale lasciare prima di andar via tutto sistemato, pulito e chiudere il gas egli infissi, inoltre tutti i rifiuti vanno riportati a valle. Inoltre occorre evitare di lasciare contenitori con liquori fatti in casa o bibite varie.

E’ indubbio che per tali strutture l’educazione e il rispetto dei suoi ospiti sono fondamentali per garantirne l’integrità e la buona fruizione. Quali consigli vi sentite di dare agli appenninisti?
L’escursionista che si appoggia al rifugio Capanna di Sevice deve sapere che comunque si trova ad una quota di 2119, non raggiungibile con fuoristrada e pertanto tutto ciò che trova è stato realizzato con sacrifici e volontariato. Inoltre essendo catalogato come bivacco è privo di bagno. Se ci si trova all’interno con altri ospiti va da se che l’educazione il rispetto delle esigenze di tutti va condiviso collaborando per la sistemazione di tutte le persone alloggiate, accettando le esigenze personali ma nello stesso tempo far rispettare il senso civico per una buon soggiorno in quota.
Come si può accedere alla Capanna?
Per accedere alla capanna, come precedentemente detto, bisogna telefonare e prenotare il posto letto al numero 3805431004, la chiave del rifugio potrà essere presa presso il Bar “Snack bar” , più conosciuto con il nome di Bar di Gualtiero, ubicato in P.zza Della repubblica a Magliano Dei Marsi (AQ). E’ richiesta una copia del documento di riconoscimento di chi effettua la prenotazione e la compilazione di un modulo di responsabilità con l’elenco delle persone che alloggeranno, inoltre è richiesto un contributo pari ad euro 10,00 per ogni persona. Dopo il soggiorno le chiavi verranno lasciate di nuovo al Bar.
Qual è l’equipaggiamento indispensabile che bisogna portarsi per poter passare al meglio la notte nel vostro rifugio?
Molto dipende dal periodo che si vuole pernottare, comunque sempre: scarpone con caviglia alta, pantalone lungo, maglia termica anche di ricambio, pile e giacca a vento, guanti scalda collo e zuccotto.
Siete stati molto gentili nel concederci quest’intervista. Prima di salutarci volevo chiedervi un’ultima cosa.
Con la stagione invernale alle porte, avete qualche ulteriore suggerimento da dare?
E’ assolutamente vietato l’ingresso al rifugio con ramponi in quanto il pavimento è costituito da mattonelle in plastica (galleggianti) e a causa della rigidità acquisita dalle basse temperature si lesionano.
Giovanni Di Girolamo – Presidente del G.E.V.