Davos, 24 gennaio 2020 – Poche ore di ritardo sulla tabella di marcia prevista inizialmente e tanta determinazione per portare a termine la spedizione: i quattro alpinisti italiani partiti da Busto Arsizio martedì 21 gennaio sono arrivati nella notte a Davos, dove hanno passato la notte in un piccolo igloo self-made e oggi aderiranno allo sciopero Fridays for Future. 

“Siamo arrivati fino a qui superando la precarietà della situazione solo grazie a motivazione e determinazione. Ai leader mondiali chiediamo di impegnarsi di più, perché quello che hanno fatto sinora non è sufficiente.”

“Arrivare a Davos stanotte è stata una grande soddisfazione – commenta Giovanni Montagnani anche a nome di Marco, Michele e Luca – Quello che vogliamo sottolineare con la nostra azione di protesta è che la precarietà della nostra situazione, ricca di imprevisti e incognite, è stata arginata solo dal fatto che ce l’abbiamo messa tutta per essere qui oggi. Siamo stati al sicuro perché siamo motivati in quello che facciamo, e questo è lo spirito che ci aspettiamo da chi ha un’influenza decisamente più grande della nostra sulle tematiche globali. Non stiamo assistendo a niente di tutto ciò, evidentemente chi ha il potere di cambiare le cose non è sufficientemente determinato e motivato.” 

Più di 100km nelle gambe, quasi 5mila metri positivi di dislivello, due notti passate nell’isolamento delle montagne e un punto di vista diretto sull’impatto di questa crisi climatica sull’ecosistema alpino: “Abbiamo passato due notti sulle montagne e non c’era la minima sensazione di essere in inverno, l’inverno è totalmente sparito. – dichiara Montangani, portavoce del progetto Yout Path is to Nowhere – “Abbiamo attraversato almeno una decina di valle glaciali con rocce non ossidate, come se il ritiro del ghiaccio fosse stato così rapido da lasciare “chiare” le superfici. Questo fa capire in modo inequivocabile che tutto questo ecosistema è compromesso. Gli equilibri in cui le piante e gli animali sono abituati a vivere sono radicalmente stravolti, l’abbiamo visto in ogni minuto del nostro viaggio.” 

Fanno parte della spedizione

Giovanni Montagnani

Portavoce del progetto; è ingegnere con un Dottorato al Politecnico di Milano, una bimba di 1 anno e mezzo e fondatore del collettivo di divulgazione CrowdForest. 

Luca Fontana

È fotografo e influencer specializzato in terre selvagge. Il suo obiettivo è far conoscere il bellissimo territorio italiano stimolando un’esplorazione rispettosa e consapevole. Nel 2019 ha pubblicato il Wilderness Manifesto. 

Michele Dondi

Laureato in Matematica all’Università degli Studi di Milano è analista programmatore in ambito finanziario. Appassionato di montagna, di trail e scialpinismo. 

Marco Tosi

Guida Alpina, tecnologo alimentare, 3 figlie, una vita per la montagna e per la tutela ambientale.

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