È iniziata la Fase 2 e puntuale come un orologio svizzero è arrivato il nuovo modulo di autocertificazione, che in realtà si discosta poco dal precedente. Ma quando occorrerà compilarlo? Cosa devo scriverci se voglio raggiungere l’attacco di un sentiero di montagna? Sono i dubbi che assalgono in questi giorni gli appassionati escursionisti, visto che le ragioni dello spostamento indicate nel modulo sono sempre le stesse: lavoro, assoluta urgenza, situazione di necessità o motivi di salute.
I dubbi sulla necessità dell’autocertificazione
Dubbi che nemmeno le FAQ dei giorni scorsi hanno chiarito. Il governo ha chiarito comunque che l’autocertificazione è un documento il cui utilizzo diventerà nel tempo sempre meno importante. L’obiettivo principale dei controlli di polizia su strada, infatti, è che si evitino assembramenti. Visto che sono 4,5 milioni gli italiani che dal 4 maggio potranno fare spostamenti, è impensabile infatti che gli agenti possano fermare una percentuale significativa di automobili. Inoltre, il governo ha specificato che per chi va al lavoro potrebbe essere sufficiente esibire un tesserino aziendale, mentre chi va a fare sport o a passeggiare al parco non sarà obbligato a esibire un’autocertificazione.
L’orientamento dunque sembra chiaro. Tuttavia consigliamo ai vari escursionisti che stanno organizzando passeggiate, di farsi trovare preparati sulla materia.
Il DPCM (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) dello scorso 26 aprile, entrato in vigore il 4 maggio, esplicita chiaramente che l’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita non più solo in prossimità della propria abitazione.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Altro “testo sacro”, per chi abita nel Lazio è l’Ordinanza regionale che stabilisce criteri e misure da adottare, dal titolo “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”. Si specifica che è consentito per tali attività sportive lo spostamento individuale solo in ambito provinciale.