Ancora una volta la Regione Abruzzo, già protagonista della fase 2 con l’ordinanza 52, anticipa il Lazio ed emette una ordinanza che contiene protocolli per la riapertura dei rifugi.
In particolare possiamo leggere questi passaggi:
Si raccomanda di seguire le indicazioni presenti e future del Collegio regionale delle Guide Alpine al fine, anche, di programmare le attività favorendo quelle di una sola giornata con possibile utilizzo dei rifugi custoditi usando il servizio di ristoro, meglio se all’aperto, secondo le norme di distanziamento sociale.
Ed in merito ai Rifugi incustoditi (Bivacchi), come già noto:
È assolutamente vietato l’utilizzo dei bivacchi incustoditi almeno in questa fase, tranne in ca- so di emergenza; comunque l’accesso equivale ad accettazione del rischio di contagio da Covid-19. È necessario usare una tenda od un sacco bivacco all’esterno.
Moltissime parti del protocollo sono relative agli obblighi a cui saranno tenuti i gestori dei rifugi.
Il capitolo relativo alle attività da svolgere in montagna
Una importante parte dell’ordinanza riguarda nel dettaglio le attività che è possibile svolgere, e parla esplicitamente di “clienti”, aprendo la strada alla ripresa delle attività di Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna e Guide AIGAE.
7. Le attività consigliate (e non) in montagna nella Fase 2.
Sulla base delle indicazioni fornite per la riduzione del contagio, del fatto che le persone han- no avuto un periodo di decondizionamento fisico e anche considerando che all’inizio della Fase 2 gli ospedali saranno ancora congestionati, sarà opportuno proporre attività meno faticose e in cui vi siano presenti meno pericoli oggettivi generalmente tipici degli ambienti montani più severi.
I gruppi di clienti dovranno essere limitati a poche persone (ad esempio, al massimo 5 perso- ne) per poter mantenere il distanziamento efficace per la riduzione del contagio.
Anche queste indicazioni chiaramente potranno variare in base ai decreti periodici emanati a livello nazionale o regionale.
Le attività consigliate e non sono le seguenti:
- Alpinismo e/o Scialpinismo e/o Escursionismo (estivo o invernale): praticabile se- guendo le indicazioni di distanziamento come indicato e di uso della mascherina e lavaggio mani;
- Eliski: non praticabile per spazio disponibile ristretto sull’elicottero;
- Vie ferrate: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani e corde/catene e materiale;
- Arrampicata su ghiaccio: rivalutazione nel prossimo inverno in base all’andamento della pandemia:
- Arrampicata su roccia: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani e corde/catene e materiale;
- Alpinismo extraeuropeo: al momento da valutare in base ad apertura delle frontiere e fortemente sconsigliato per inattendibilità situazioni in alcune aree e per problematicità in caso di esordio di malattia in paese extraeuropeo. Da notare che nessuna compagnia copre i trasferimenti sanitari in corso di pandemia;
- Canyoning: praticabile seguendo le indicazioni di uso della mascherina e disinfezione delle mani.
Riportiamo di seguito l’ordinanza integrale:
Buona montagna a tutti, con la speranza che dal 18 maggio gli spostamenti fra regioni contigue possano essere praticabili.