E’ stato recuperato senza vita il terzo speleologo coinvolto sabato 4 luglio nell’incidente nella Risorgiva di Roccamorice, in provincia di Pescara, alle pendici della Majella.
L’uomo era rimasto bloccato dal pomeriggio insieme ad altri due compagni a causa delle insistenti piogge che hanno allagato un passaggio a 70 metri dall’ingresso della cavità. Il Soccorso Alpino e Speleologico ha estratto la salma dalla grotta allagata, non appena il livello dell’acqua ha permesso il recupero. L’acqua nella cavità è stata drenata dai Vigili del Fuoco tramite delle idrovore. L’allarme era stato lanciato nel tardo pomeriggio di ieri. Verso le 20 erano stati recuperati due speleologi marchigiani, provati ma in buone condizioni fisiche e trasferiti all’ospedale di Pescara per accertamenti. Facevano tutti parte di un gruppo del locale Speleo Club. Le operazioni sono proseguite per tutta la notte nella speranza di trovare vivo anche il terzo membro del gruppo. Fino al drammatico ritrovamento.
La vittima è Alessio Carulli, 42enne di Arielli (Chieti), geologo. Il corpo è stato raggiunto dopo molte ore. Poi trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità.