Grazie a Versante Sud possiamo offrirvi una recensione della nuova edizione della guida di arrampicate classiche e moderne di Bazzucchi e Brutti.
Sono passati otto anni dalla prima edizione di quella che è diventata una guida alpinistica irrinunciabile per chi si vuole mettere in gioco sulle splendide rocce del Gran Sasso.
Gli scenari trattati nella guida
Chi cerca avventura sui Pilastri di Intermesoli, sulle spalle del Corno Piccolo o sulla parete Est, sul Corno Grande troverà in questo volume un elenco ragionato di vie di ogni difficoltà, dal II classico alle vie più estreme con chiodatura sportiva, passando per vie “trad” da proteggersi con protezioni mobili.
In ogni caso, in questo volume troverete qualcosa alla vostra portata, e sarà descritto con dovizia di particolari e senza sconti.
Le convenzioni
Una parte importante della guida è dedicata alla spiegazione delle convenzioni sulle difficoltà, in particolare quelle ormai universalmente adottate in merito alla proteggibilità di una via, con protezioni tradizionali (R) o sportive (S) ed il relativo grado di rischio, espresso con un numero da 1 a 6. Affiancato a questo indicatore, troviamo quello relativo alla massima difficoltà obbligatoria, indicato tramite la scala francese ed un indicatore di impegno globale, da I a VII.
Un ulteriore indicatore, simpaticamente realizzato tramite un capo di abbigliamento, ci aiuta a comprendere subito se la via è di tipo “plaisir” (camicia a maniche corte sportiva), moderna (t-shirt), classica (camicia e cravatta) o di avventura (softshell).
Insomma, grazie a questa guida almeno il rischio di incappare in qualcosa al di là delle nostre possibilità è scongiurato!
Nella nuova edizione è stata posta particolare attenzione alla documentazione fotografica, rinnovata e dotata di migliori dettagli; ogni via viene indicata in una fotografia, in rapporto con le vicine, così che sia sempre più difficile sbagliare e ritrovarsi su un altro terreno; sono state inoltre aggiunte le realizzazioni più recenti che hanno dignità di divenire nuove classiche.

Ogni itinerario è corredato inoltre di schema, relazione sintetica (con dettaglio del materiale in parete e di quello necessario come integrazione) ed eventuali cenni storici.

Con la nuova edizione alcune vie hanno avuto una rivalutazione di grado, come ad esempio proprio la classica Aquilotti 74 alla seconda spalla; la fessura iniziale è ora valutata 5b. Possedendo entrambe le edizioni è possibile apprezzarne le variazioni. Anche la Via dei Triestini al Campanile Livia passa da 5a a 5c.
Notizie storiche
La guida contiene inoltre del materiale interessante, frutto della ricerca degli autori e delle fonti citate, sulla storia alpinistica del gruppo e suoi suoi protagonisti, una lettura piacevole e che tutto sommato non appesantisce troppo il volume, che rimane tascabile e comodo da portare nello zaino; è comunque consigliato, prima di partire per la ripetizione di un itinerario, fotocopiare le pagine con le foto, gli schemi e la relazione per averle a portata di mano.

Si ringrazia l’editore Versante Sud che ha reso possibile questa recensione.