L’operazione, chiamata in codice “operazione quercia” fu una missione militare eseguita durante la seconda guerra mondiale e portata a termine il 12 settembre 1943 dai paracadutisti tedeschi della 2. Fallschirmjäger-Division e da alcune SS del Sicherheitsdienst. Essa era finalizzata alla liberazione di Benito Mussolini, imprigionato a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, per ordine di Pietro Badoglio dopo l’armistizio di Cassibile.

L’operazione scattò alle 3 antimeridiane del 12 settembre, quando una colonna motorizzata agli ordini del comandante responsabile Harald Mors si mosse alla volta di Assergi. La partenza dei 10 alianti DFS 230 della 2. Fallschirmjäger-Division era prevista per le 12:30, ma venne anticipata di qualche minuto in quanto una serie di bombardieri alleati sorvolò l’aeroporto. Dato il limitato spazio a disposizione per l’atterraggio, sulle ruote degli alianti furono incastrati dei rotoli di filo spinato, per creare un forte attrito col suolo.

Sussistono tutt’ora molti dubbi sull’operazione stessa, che potrebbe essere stata una messinscena; ulteriori dettagli su wikipedia.

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