Pino Calandrella, istruttore nazionale di alpinismo e direttore della scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera “Franco Alletto” del CAI di Roma, ed operatore del Soccorso Alpino, ha illustrato ad Appennino.tv la situazione che sta vivendo la scuola da lui diretta:
“Purtroppo per via della risalita dei contagi del Covid, abbiamo deciso di non rendere operativi i corsi autunnali e di rimandare gli stessi a gennaio. È stata una decisione sofferta ma dettata da senso di responsabilità. Nella riunione di agosto il 70% delle scuole dell’area CMI (centro, meridione e isole) ha optato per questa scelta. Anche perché nella scuola ci sono istruttori che provengono non solo da Roma, ma anche da diverse zone del Lazio e qualcuno dalla Campania”.

“Rispettare le disposizioni – continua il direttore – dei vari decreti governativi e le conseguenti linee guida del CAI non è facile. Quindi con il consiglio direttivo della scuola ci siamo prefissati l’obiettivo di prepararci al meglio per la “fase tre”. Per il prossimo anno abbiamo programmato per il mese di gennaio 2021 il corso di scialpinismo, nostro settore cardine. La situazione che si prospetta prevede che saremo costretti a convivere con questo virus, dunque tutte le norme e precauzioni per evitare il contagio saranno al centro dell’attenzione ed ovviamente messe in atto”.
“Abbiamo in programma – conclude Calandrella – anche altri corsi, come quelli di alpinismo (invernale ed estivo), di arrampicata libera (AL2) e arrampicata su roccia (AR1) per permettere a chi è già in possesso di esperienza alpinistica di migliorare il proprio livello. Da diversi anni abbiamo organizzato anche corsi di formazione rivolti anche ai “vecchi” allievi sempre con lo scopo di farli evolvere e renderli autonomi nelle loro uscite”.
Ad emergere è, quindi, un grande senso di responsabilità da parte del direttivo della Scuola Franco Alletto. Scelte difficili, ma che dimostrano ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, la serietà dei professionisti della montagna.