Questa è la cronaca di una giornata meravigliosa passata in ottima compagnia sulle pareti della Montagna Spaccata a Gaeta, lungo la via Beatrice, guidati da Pasquale Iannetti fondatore di Teknoalp.

La preparazione delle doppie

Era da diversi anni che avevo intenzione di cimentarmi in quella che è ormai diventata una classica dell’alpinismo laziale, la via Beatrice alla montagna spaccata.

Aperta da Riccardo Innocenti nel 2004 ed intitolata alla figlia, è una via multipitch di carattere sportivo lunga circa 160 metri, ottimamente protetta, che affronta alcune placche tecniche e diversi camini regalando delle splendide viste sulla Grotta del Turco, attrazione turistica fra le più visitate della zona.

Caratteristica di tutte le vie di Gaeta è il fatto di partire su terrazzini a pochi metri dal mare, pertanto in caso di mare grosso è quasi impossibile ripeterle; per poter affrontare le vie è prima necessario effettuare diverse calate in corda doppia su quella che è comunemente chiamata la “via normale” di Gaeta, ossia la Via dei Camini, la prima aperta sulla parete nel 1955 da Gigi Mario e G. Shanzer.

La prima calata

L’esperienza di Pasquale Iannetti, storico gestore del Rifugio Franchetti al Gran Sasso e Guida Alpina fra le più note e attive dell’area, permette di acquisire velocemente competenza per affrontare le calate; poichè abbiamo due coppie di mezze corde da 60 m, e siamo in quattro, affrontiamo velocemente la discesa con due sole calate, che ci depositano al terrazzino di partenza.

Il terrazzino di partenza

Dal terrazzino, in breve, con un traverso di una decina di metri, ci siamo spostati su un ben più comodo terrazzo dove parte la via vera e propria. Questo traverso non è da sottovalutare se le condizioni del mare non sono ottimali come, invece, abbiamo trovato noi.

La partenza dalla sosta avviene con due cordate distinte, apre Pasquale, assicurato da me, e sale Virginia da seconda; apro io, assicurato da Matteo.

Dalla prima sosta, Pasquale Iannetti impegnato sul muretto tecnico di 5c

Durante questo tiro ho commesso degli errori, ho messo troppi rinvii e le corde sono state passate su tutti quanti, creando un enorme attrito che, sul passaggio più difficile, ha causato il blocco totale della mia progressione.

Pasquale ha saputo gestire perfettamente la situazione, e mi ha permesso di riposare per recuperare la parte di corda necessaria per poter concludere il tiro, e mi ha poi assicurato dall’alto per i metri che mancavano alla sosta: diversamente sarei dovuto riscendere e riattrezzare il tiro con maggiore attenzione; queste sono le lezioni che ti porti a casa dopo una giornata con una guida esperta come Pasquale Iannetti.

L’autore dell’articolo

Complessivamente abbiamo fatto 4 soste, inclusa quella sulla terrazza iniziale, ma è possibile anche suddividere alcuni tiri in più soste.

Il resto della salita è proseguito fra lo stupore di tutti, una delle più belle giornate che abbia mai trascorso, con degli scorci veramente spettacolari.

La vista sulla Grotta del Turco da S2

I tiri successivi oppongono difficoltà più limitate e la via, ottimamente protetta, offre una arrampicata di camino veramente entusiasmante.

Virginia in arrivo su S3 con alle spalle il pilastro Valerio
In sosta su S3
Matteo sul Camino che porta a S4

Durante la salita ci siamo “incrociati” con altre due cordate, e la situazione, noi in quattro con due coppie di mezze corde, e gli altri, si è leggermente ingarbugliata; ovviamente Pasquale è riuscito a gestire perfettamente anche questa situazione, permettendoci una progressione veloce e sicura.

Pasquale Iannetti sull’ultimo, divertente, camino, preceduto da un altra cordata

Una giornata meravigliosa, conclusa con il luccichio negli occhi di chi sa di aver avuto il privilegio di salire accanto ad una leggenda dell’alpinismo del centro Italia, in un contesto meraviglioso. Se volete anche voi ripetere questa esperienza, che normalmente viene effettuata come prova finale di vari corsi di arrampicata fra cui quelli del CAI, vi consigliamo di rivolgervi alla associazione Teknoalp di Pasquale Iannetti, che sarà ben lieto di accompagnarvi, se le vostre capacità di base saranno sufficienti per le difficoltà da sostenere.

Ogni volta torno volentieri qui a Gaeta a percorrere Beatrice, una via bella e sorprendente, che non mi stanca mai.

Pasquale Iannetti, Teknoalp

Per contattare Pasquale e prenotare la vostra scalata, approfittando del tepore di questo luogo, anche in inverno, potete usare il form qui sotto, scrivere a pasquale.iannetti@gmail.com o telefonare al +39 3333647557

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