Dopo aver chiesto l’autorevole parere del sindaco di Roccaraso, in merito alla chiusura degli impianti da sci prevista per tutte le festività natalizie, siamo andati a intervistare sul medesimo argomento Gennaro Di Stefano, già sindaco di Rocca di Cambio e direttore della bellissima stazione sciistica di Campo Felice.
Buongiorno Sindaco, grazie del tempo che ci ha concesso. Alla luce dell’ultimo DPCM la stagione sciistica 2020/21 non potrà partire prima del 7 gennaio, data nella quale tutti noi appassionati speriamo, ma che ufficialmente resta solamente quella della fine delle attuali restrizioni. Cosa ci può dire in merito?
Buongiorno a voi, con l’attuale DPCM sembrerebbe confermata la possibilità di aprire gli impianti al pubblico a partire dal prossimo 7 gennaio. Fortunatamente quest’anno abbiamo già avuto buone precipitazioni nevose e vorremmo già aprire un impianto per gli agonisti, gli sci club e per tutti gli atleti di interesse nazionale cosi come previsto dal protocollo FISI. Ciò consentirebbe a queste categorie di tenersi allenati e iniziare la loro stagione.
Lei oltre ad essere il Sindaco di Rocca di Cambio è anche il direttore della stazione sciistica di Campo Felice. Il comprensorio che, insieme al “gemello” di Ovindoli ha patito maggiormente l’inverno poco nevoso dello scorso anno. Possiamo dire che una partenza ritardata della stagione 20/21 possa essere assimilata in termini di danno economico a quella poco nevosa 19/20?
No, sicuramente di più. Lo scorso anno, grazie all’innevamento programmato, siamo riusciti ad aprire gli impianti in concomitanza con le festività natalizie e il turismo c’era. Quest’anno no. A lettura del DPCM non è permesso nè ai proprietari di seconde case nè ai turisti raggiungere il paese. Il danno, pertanto, sarà molto più ingente rispetto a quello dello scorso anno, anche a causa del divieto di mobilità tra un comune e l’altro.

Nella veste di Sindaco, invece, può dirci quanto il paese da Lei amministrato vive grazie all’indotto dello sci e quanto grazie alle altre discipline di montagna? Il tessuto commerciale può reggere un’altra annata negativa?
Io mi auguro che a partire dal 7 gennaio venga data la possibilità di sciare, in modo da poter dare nuova linfa agli albergatori, ai ristoratori ai maestri di sci, noleggiatori e tutte le persone che lavorano grazie all’indotto generato dal comprensorio di Campo Felice. Solamente in questo modo forse riusciranno a limitare i danni. Naturalmente i ristoratori, e soprattutto gli albergatori soffrono molto. Gli albergatori, per dire, nel periodo natalizio fatturano il 50% del fatturato annuale.
Sicurezza e distanziamento. Nel comprensorio di Campo Felice è possibile garantire le linee guida recentemente approvate e garantirne l’implementazione?
Senza dubbio. Queste sono precauzioni che come società metteremo in atto. Verrà data la possibilità agli sciatori di mettersi in fila accuratamente distanziati, sicuramente l’ingresso alle baite verrà effettuato in accordo con le vigenti disposizioni in materia e verrà data la possibilità di acquistare lo skipass online al fine di ridurre al massimo la fila. Forse il problema maggiore riguarderà i maestri di sci che non potranno fare collettive, o meglio, il numero di alunni massimi verrà notevolmente ridotto e si potrebbero creare problemi di carenza di personale. Un problema risolvibile, ma sicuramente non si possono creare assembramenti.
Grazie Sindaco. E’ stato molto gentile, non possiamo che augurarci di venire a trovarla nel suo comprensorio che ospita alcune tra le più belle e ripide piste di tutto l’Appennino.