La scorsa settimana il governatore Marsilio aveva decretato la ripresa delle attività sciistiche e l’apertura degli impianti ma, purtroppo, l’andamento della pandemia da Covid-19 non sembra favorire questo scenario.
L’indice Rt, che misura il numero medio di contagiati per persona malata, è infatti risalito sopra l’1, e il CTS, in queste condizioni, fa scattare automaticamente le restrizioni previste ed il passaggio dalla fascia gialla ad arancione, come era già accaduto a novembre 2020.
Non è escluso, inoltre, un ulteriore aggravamento della situazione con una ricaduta in zona rossa tra una settimana. A comunicarlo è il presidente della Regione, Marco Marsilio
“Le proiezioni sui dati trasmessi a Roma per il report settimanale mostrano un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10. Con questi dati, la Cabina di Regia che si riunirà domani non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione. Se l’ordinanza del Ministro verrà pubblicata sabato (come è probabile), la nuova disciplina scatterà da domenica. Purtroppo, la forte incidenza della variante inglese in alcune aree del territorio abruzzese, e in particolare nell’area metropolitana Pescara-Chieti (per la quale sono operative da oggi le misure restrittive contenute nell’ultima ordinanza presidenziale), sta facendo rapidamente risalire la curva dei contagi. A tal proposito, domani mattina il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale tornerà a riunirsi per proseguire nel monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico, con particolare attenzione ai comuni sottoposti a discipline più restrittive e a segnalazioni di allerta. Verrà sottoposta a valutazione anche l’opportunità di prorogare o no la zona rossa per i comuni di Atessa, San Giovanni T. e Tocco da Casauria, sulla base dei contagi registrati nella settimana trascorsa. La virulenza e la velocità di trasmissione di questa terza ondata è ben maggiore della seconda ondata che ci ha colpiti a novembre. Per arrestare la corsa del virus e la risalita degli indicatori, che altrimenti porterebbero l’intera Regione in zona rossa tra un’altra settimana, occorre intensificare gli sforzi e l’applicazione di comportamenti corretti”.
Marco Marsilio – Governatore della Regione Abruzzo
La “zona arancione” ha restrizioni più rigide rispetto a quella gialla, ma più lievi di quella rossa.
In particolare, prevede che non si possa uscire o entrare dalla regione se non per motivi di lavoro, salute o emergenza, né ci si può spostare da un comune all’altro.
Al momento dunque sembra la fine delle escursioni verso Gran Sasso, Majella e Velino da Roma, ma vi rammentiamo il nostro articolo che elenca una serie di possibili mete rimanendo nella regione Lazio, al momento ancora “Gialla”.
Zona arancione, Carnicelli (ALI Abruzzo): “restrizioni su intera regione pesano su turismo montano”
“Vista la situazione che si sta configurando relativamente alle nuove restrizioni anti-Covid, ritengo che queste vadano applicate esclusivamente alle aree che presentano criticità più elevate e maggiore incidenza dei contagi in rapporto alla popolazione, senza penalizzare le aree che hanno adottato comportamenti virtuosi. Questo per evitare che le restrizioni da zona arancione possano ricadere su tutto il settore del turismo montano. Ritengo che anche nella regione Abruzzo, come già applicato in altre situazioni, si possa valutare di adottare le misure più restrittive tenendo conto di una valutazione su base provinciale, circoscrivendo, in questo modo, la zona arancione solo ad alcune aree”
Giacomo Carnicelli Presidente di ALI Abruzzo
