In seguito alla celebrazione del centenario di fondazione della Sezione del Club Alpino Italiano (CAI) di Isola del Gran Sasso d’Italia, avvenuta nell’aprile 1921, la Casa Editrice Ricerche e Redazioni ha pubblicato il testo “Club Alpino Italiano – Sezione di Isola del Gran Sasso – Il Centenario” a cura di Silvio Di Eleonora, apprezzato ricercatore storico della sezione di Isola del Gran Sasso, ed Erardo Colantoni, presidente sezionale dal 2004 al 2013.
Ringraziamo Ricerche&Redazioni che ha reso possibile questa recensione
124 pagine in cui si racconta di come si affrontavano le prime escursioni, la storia del comune, del territorio, del CAI e delle persone hanno costruito e tenuta viva la sezione locale.
La sezione nacque per volontà del sindaco dell’epoca Nicola D’Arcangelo (1874-1964), primo cittadino dal 1921 al 1922, affiancato dal professore Pietro Verrua e dall’Abate Don Eusanio Di Nicola, come riporta il Corriere Abruzzese: “Per la iniziativa dell’ottimo ed attivo sindaco di Isola del G. S. Dott. Nicola D’Arcangelo, or sono pochi giorni, veniva opportunamente costituita una Sezione isolana del Club Alpino Italiano, forte di oltre sessanta soci”. L’obiettivo era quello di “non solo a determinare nella nostra gioventù l’amore agli esercizi fisici, ma a conferire notorietà e lustro al paese, a propugnare interessi locali di grande importanza, inquadrandoli tra quelli della nostra Regione Abruzzese”.
Si tratta di un paese di poco meno di 5.000 abitanti, situato alle pendici della montagna più alta degli Appennini nella Valle Siciliana. Le varie attività che venivano svolte portarono popolarità alla sezione tanto che molte persone non residenti nel comune aderirono all’iniziativa. La sezione in quanto tale durò due anni, ma si mantenne in attività fino agli anni Trenta come Sottosezione di Teramo.
Prima di rivederla “indipendente” bisogna aspettare il 1987, quando il 12 settembre l’Assemblea dei soci elegge presidente della sezione Antonio Mascitti.
Si inizia a stampare un opuscolo cartaceo con l’elenco delle attività ed escursioni proposte. Aumentano i convegni e le riunioni con le altre sezioni dell’Abruzzo per studiare un programma comune per far conoscere sempre di più le montagne della zona.
Tradizionale e “storica” è la “Castagnata” al Rifugio “Nicola D’Arcangelo”, che si svolge la terza domenica di ottobre. Diventata tanto famosa e frequentata che nel corso degli anni i partecipanti, oltre che dalle vallate e comuni circostanti, provengono anche da altre regioni. Durante la giornata, oltre alle castagne, è possibile assaggiare i piatti tradizionali come il “tajarill e fasciul”, un primo a base di tagliolini freschi e fagioli cotti con cotiche ed osso di prosciutto, ed un secondo di salsicce cotte alla brace ed annaffiate con vini locali.
Le attività proseguono e nel paese la sezione diventa un punto di riferimento. Grazie anche alla disponibilità su base volontaria dimostrata dai soci nello svolgere attività sociali, nell’aiutare le persone in difficoltà o in gravi situazioni oppure affiancando la Protezione Civile negli eventi di calamità naturali. L’evoluzione della sezione prevede alpinismo ed escursionismo sia locale che fuori regione senza trascurare l’aspetto culturale. Si cominciano ad organizzare trekking, più o meno impegnativi sulle Dolomiti, in Sicilia, ed anche all’estero in Corsica. Preziosa ed importante rimane la collaborazione con la sezione di Teramo.
Tra le iniziative è importante ricordate che la sezione si occupa della manutenzione e della segnaletica, nei tratti di competenza, del “Sentiero Italia” e del “Camminabruzzo”.
Nel 2007 è approvato il nuovo Statuto Sezionale. Nello stesso anno la sezione contribuisce allo svolgimento della prima Assemblea del neonato Gruppo Regionale Abruzzo al Palaisola.
I continui successi e l’efficienza nella gestione della sezione hanno comportato anche la costituzione della Sottosezione di Pietracamela il 14 novembre 2008, e la redazione dello Statuto della stessa nel 2009.
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