Fresco di recente ristampa (agosto 2022), il libro “Camminare, 116 percorsi a piedi nel Primiero e sulle Pale di San Martino”, edito da Versante Sud, è destinato a diventare un punto di riferimento per l’escursionismo nel Primiero, ambiente dominato dalle Pale di San Martino, il gruppo montuoso più esteso delle Dolomiti tra il Trentino Alto Adige ed il Veneto. Il volume è redatto da Primiero Hiking, amici, amanti della montagna ad ogni livello, che hanno intenzione di far conoscere le “loro” vallate, soprattutto quelle più nascoste. Questa grande passione li ha spinti in lungo e in largo nei luoghi in cui sono nati e cresciuti, ai quali sono molto legati, e che li ha portati alla stesura del testo.

La parte introduttiva è dedicata alla storia, alle miniere e alle malghe locali ed è a cura di Samuele “Pape” Scalet, alpinista, accademico CAI e professore di matematica, che ha lasciato memorie e documentazioni sull’argomento. Mentre i testi degli itinerari sono stati scritti da Giancarlo Simion, Aaron Gaio, Simone Simoni, Hermann Zugliani, Andrej Pintar ed Alessandro Nava.

Tutti i sentieri proposti sono stati affrontati di persona dagli autori comunque da approcciare, come sempre, con la dovuta preparazione infatti come recita il testo:

“molti di questi sono stati studiati anche per chi approccia per le prime volte alla montagna. Raccolti con l’intento di coprire tutte le esigenze escursionistiche, proponendo un ampio raggio di difficoltà che spazia dalle semplici passeggiate ad impegnativi giri alpinistici”

Mentre alcuni sono già noti, altri riguardano anche “angoli forse meno conosciuti ma sicuramente suggestivi come quelli dei blocchi dolomitici delle Vette Feltrine e del Gruppo del Cimonega”. Inoltre “facendo attenzione nel proporre itinerari non ridondanti che potessero esaltare la loro logica di percorrenza e unicità”.

Descritti in maniera minuziosa ed accompagnati da una legenda molto dettagliata che indica anche le eventuali vie di fuga qualora si avesse necessità di abbandonare il percorso, i sentieri, in dialetto “trói”, percorrono in buona parte quei tragitti che una volta venivano usati per il trasporto della legna e del legname per collegare i vari masi e malghe l’uno con l’altro. Un’eredità dei nostri avi che vivevano di caccia, agricoltura, pastorizia e carbonaie.  Malghe che nel Primiero ai primi dell‘800 erano più di ottanta e contavano circa 4.500 capi di bestiame vaccino e facevano della vallata la più ricca del Trentino.

Nella storia le miniere di argento, oro, piombo, rame e ferro hanno segnato la trasformazione del territorio sin dal 1300 ed ormai, essendo state abbandonate dal secondo dopoguerra, rappresentano oggi solo una fonte di attrazione.

I percorsi recensiti, di varia difficoltà, sono in tutto numero 116 e sono suddivisi in sette aree geografiche: Fondovalle Primiero e dintorni, San Martino di Castrozza, Pale di San Martino, Passo Rolle e Valles, Val Canali e Passo Cereda, Vette Feltrine e Cimonega, Valle del Vanoi e Lagorai.

Le vie di fondovalle sono le più storiche da un punto di vista commerciale, tra queste si possono citare la Via di Schenèr, la principale via di comunicazione tra il Primiero e Feltre, ed altre definite familiari tra cui il Family Trail, breve tratto della Primiero Dolomiti Marathon. Due settori riguardano principalmente San Martino e le “sue” Pale con itinerari alla portata dell’escursionista sia per attrezzatura sia per allenamento. Ad esempio un semplice percorso è quello che conduce alla malga Pala che si può praticare anche d’inverno con le ciaspole. Sono descritti anche percorsi più impegnativi per visitare le Pale attraverso le “quattro ferrate delle Pale”. Suggestivo è l’itinerario che porta alla Baita Segantini, dedicata al famoso pittore, situata nei pressi di Passo Rolle. Per gli amanti della solitudine viene illustrato il giro delle Pale sud-orientale che va dal monte Feltraio al monte Agnèr, molto poco battuto ed è consigliato per escursionisti esperti. Simpatica gita per via del nome è l’impegnativo Giro delle Banche, ritenuto dai locali come il più bello del Primiero. Complesso e molto interessante dal punto di vista storico è il sentiero Stretta e miniere di Pralongo dove si possono osservare resti della Grande Guerra e delle vicine miniere di rame.

In ogni legenda oltre alla classificazione delle difficoltà, bellezza, dislivello, distanza, tempo di percorrenza ed altro, si può trovare il QR code con le coordinate del punto di partenza dell’itinerario e dal sito www.versantesud.it è possibile scaricare i tracciati GPS.

Si ringrazia l’editore Versante Sud che ha reso possibile questa recensione. Potete acquistare il volume QUI.

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