La scorsa settimana è stata la più importante per la vena del gesso romagnola e per il relativo parco; infatti lunedì 28 novembre si è conclusa, presso la sede della Regione, la visita della commissaria IUCN/UNESCO Gordana Beltram in Emilia-Romagna.
Visita d’obbligo per la conclusione di una procedura importante come quella che potrebbe portare nella prossima estate all’ingresso nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte nell’Appennino Settentrionale”, di cui dei Gessi Triassici della Val Secchia e i Gessi messiniani della Collina Reggiana fanno parte.
Si è trattato di una visita approfondita con sopralluoghi, incontri importanti in tutti i sette siti sparsi in regione e le province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna. In una areale ampio e variegato troviamo in fatti ambienti diversi ma simili; Gessi Triassici dell’Alta Val Secchia, Messiniani della Bassa Collina reggiana, la Vena del Gesso Romagnola, le Evaporiti di San Leo ed infine i Gessi della Romagna Orientale.
Nel Parco Nazionale la commissaria Beltram ha incontrato gli amministratori e diversi portatori di interesse alle Fonti di Poiano e all’Eremo di Bismantova, ha visto da vicino affioramenti e grotte, insieme all’Università di Modena e Reggio, la Regione, il Ministero la federazione Speleologica e il Gruppo Speleo di Reggio Emilia.
Il Parco Nazionale e la Riserva di Biosfera ringraziano tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a nome delle associazioni, a titolo personale, come imprese, come scuole, come portatori di interessi e testimoni dei valori e dell’attaccamento al territorio.
Eccellenze naturali e culturali, beni comuni nell’alta Val Secchia nella prima collina Reggiana sottovalutati e a lungo addirittura ignorati, alla fine stanno ora emergendo in tutti i loro valori e capacità attrattiva ambientale, scientifica e turistica.
La decisione del Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco di proporre il carsismo emiliano romagnolo come candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2023 è del gennaio scorso. L’iter di valutazione si concluderà la prossima estate con il pronunciamento definitivo del Comitato internazionale Unesco.
Speriamo che questa candidatura a Patrimonio dell’Umanità venga affrontata da tutti con convinzione; in quanto progetti sono occasioni uniche che se affrontare con convinzione possono portare ricchezza e sviluppo in un’ottica di sostenibilità sia ambientale che sociale.