ENPA E DATI IN DISACCORDO CON IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA
Come spesso capita la sensazione di un pericolo risulta maggiore del pericolo stesso e se poi a questo aggiungiamo, superstizione, interesse economico e convenienza politica il caos è bello servito.
Spesso e volentieri sentiamo i media parlare di emergenza lupi, attacchi a branchi di pecore ecc.. Ma quale è la situazione reale? Siamo sull’orlo di un nuovo disastro causato al terribile predatore artigliato simbolo del demonio?
Secondo molti si, altri dicono no; ed allora quale è la verità? Quali sono i dati reali, epurati dalla paure atavica e dai pregiudizi religiosi e non?
Secondo ENPA ad oggi nell’italico stivale vivono circa 3400 lupi concentrati nelle zone meno antropizzate.
Dunque sommariamente, in Italia c’è un lupo ogni 88,5 chilometri quadrati; uno ogni 44 chilometri quadrati se si considerano soltanto gli areali dove la specie è effettivamente presente (Alpi e Appennini).
Nella regione alpina il numero di esemplari è inferiore alle mille unità – 946 (uno ogni 44 kmq) – distribuite in netta prevalenza sulle Alpi centro-occidentali (680 unità), mentre nella zona delle Alpi centro-orientali i lupi sono appena 266.
Ma è lungo la dorsale appenninica che si concentra la parte più consistente della popolazione: 2.388 esemplari sparsi su di un areale di oltre 110 mila kmq (uno ogni 45 kmq).
Dal censimento Ispra emerge una situazione decisamente più controllata e controllabile rispetto a quella che si vorrebbe far credere -, osserva l’Ente Nazionale Protezione Animali.
Ma quello che colpisce ancora di più è che ad alimentare il clima di paura sono proprio i rappresentanti di quei territori dove il lupo è meno presente.
Su circa 18 mila eventi predatori accertati tra il 2015 e il 2019 (le statistiche sono realizzate a partire dalle richieste di risarcimento compilate dagli allevatori), quelli effettivamente attribuiti al lupo nel quinquennio sono appena la metà: una media di 1.800 casi l’anno, cioè 100 per regione (non vengono considerate Sicilia e Sardegna dove i lupi sono assenti). Gli altri 9 mila sono attribuiti a cani vaganti, ad altri animali selvatici o non sono attribuibili.
Alla luce dei sopracitati dati credo che possiamo dire con una buona dose di certezza, …….sempre e comunque …….”VIVA IL LUPO”