Francesco Mancini ci apre le porte del Vaticano (anche con tutte le sue foto) per raccontarci questo eccezionale evento legato alla montagna nella sua doppia veste esclusiva di membro dello staff che ha aiutato la logistica nella organizzazione dell’evento e di invitato come Direttivo della Associazione Club 2000m

Uno scatto effettuato dalla sala regia nel momento dell’intervento di FRANCESCO MANCINI, Direttivo Club 2000m e Socio C.A.I. da 25 anni accanto a PAOLO BOCCABELLA noto alpinista Aquilano in merito allo scandalo dell’abbandono dei tanti grandi relitti metallici sugli impianti da sci in disuso da decenni all’interno dei Parchi Nazionali Italiani

Nella prestigiosa location della Casina PIO IV, nel cuore dei giardini vaticani, diretta dal Cancelliere Cardinal Peter Turkson e dal Vice Cancelliere Monsignore Dario Edoardo Viganò sede della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali si è svolto il convegno ideato da Mons. Melchor Sanchez De Toca e promosso dal Dicastero Cultura ed Educazione della Santa Sede.

Tutti i partecipanti all’evento del 12 Dicembre 2022 di fronte alla entrata principale della Pontificia Accademia delle Scienze con a sinistra il nostro FRANCESCO MANCINI e al centro la famosa NIVES MEROI scalatrice, con il marito, di tutti i 14 OTTOMILA del mondo

Un convegno ancorato alle parole della LAUDATO SI’ con la MOUNTAIN PARTNERSHIP alleanza delle NAZIONI UNITE il cui segretariato è presso la FAO di Roma che si dedica allo sviluppo delle zone montane e la collaborazione della Associazione GIOVANE MONTAGNA (presente anche Fabrizio Farroni Consigliere Nazionale), del CLUB ALPINO ITALIANO e della Associazione GUIDE DON BOSCO 6000 – PERU’.

Fabrizio Farroni Consigliere Nazionale della Giovane Montagna
Paolo Boccabella noto alpinista Aquilano Presidente de I Corridori del Cielo

Un contributo all’Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile della Montagna 2022 e alla Giornata Internazionale della Montagna istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2003 ricadente ogni anno all’11 Dicembre per sottolineare il ruolo delle montagne e delle popolazioni che vi abitano per l’equilibrio del pianeta.
Il tutto dedicato alle “ Donne in Montagna “ che hanno sempre avuto un ruolo cruciale nella conservazione delle tradizioni, delle conoscenze e nella protezione delle risorse naturali quali la biodiversità in tutti gli ecosistemi montani.

La locandina di uno degli eventi svolti in passato dalle associazioni di montagna dedicati alle Donne

Unendo tutti i protagonisti della montagna come alpinisti, escursionisti, rifugisti, scienziati, esperti di sviluppo sostenibile, operatori turistici, volontari e sportivi si è voluto lanciare un messaggio sui principi della condivisione, del dialogo, della solidarietà e della cura verso questo ecosistema fragile e duramente colpito dai cambiamenti climatici in un mondo lacerato anche da conflitti materiali e spirituali.

L’Aula Magna della Casina PIO IV dove si è svolto l’evento

L’apertura del convegno è stata del Card. Josè Tolentino de Mendonca Prefetto del Dicastero della Cultura ed Educazione che prendendo spunto dalle parole del PAPA all’Angelus del giorno prima ricorda che

Il pellegrinaggio, il viaggio e l’ascesa rappresentano la possibilità di un incontro più profondo con se stessi dove la distanza, il camminare spesso attraverso percorsi alternativi, offrono una visione più ampia e più illuminata sempre nel contatto con la natura meraviglioso dono di DIO


“Eppure sono proprio le montagne a subire per prime oggi le conseguenze del cambiamento climatico e le loro popolazioni sono quelle che ne soffrono di più. “ “ Tutto il creato è una carezza di Dio” segno del suo amore per noi.
Non è un caso infatti il carattere sacro che viene assegnato alle montagne dalle varie religioni, luogo della rivelazione di Dio, come testimoniato dalla Bibbia. L’amicizia verso il creato e la fraternità sociale sono una cosa sola e per questo dobbiamo mobilitare le nostre energie per attuare un cambiamento culturale che contenga un nuovo sguardo verso la montagna, da realizzarsi attraverso nuove alleanze e nuove proposte educative globali in particolare rivolte ai giovani “

Il Card. Josè Tolentino de Mendonca mentre illustra i suoi pensieri

Si prosegue con il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu che ha garantito l’impegno delle Nazioni Unite su progetti di sviluppo sostenibile per migliorare la vita delle popolazioni montane in nome della massima solidarietà principio cardine di PAPA FRANCESCO.

L’intervento del Direttore Generale della FAO Qu Dongyu

La parola poi a Monsignor Fernando Chica Avellano osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO che dichiara

La montagna è un patrimonio prezioso per la salute del pianeta e il benessere di miliardi di persone. Il 15 per cento della popolazione della terra vive nelle montagne con le tante minacce che mettono quotidianamente a rischio le montagne e i montanari. Di loro dice che hanno imparato a sopravvivere sviluppando un modello sostenibile dell’agricoltura, ora sono tra quelli che risentono di più degli effetti dell’aumento delle temperature e dello scioglimento dei ghiacciai

Bisogna sostenere queste comunità fornendo loro gli strumenti di cui hanno bisogno perché diventino i veri
custodi delle montagne invece che vedersi costretti ad abbandonarle


L’intervento di Monsignor Fernando Chica Avellano

In rappresentanza del Club Alpino Italiano, interviene la Vice Presidente Generale Laura Colombo:

Il nostro Club, dice, ha tenuto sempre vive tre parole chiave: la frequentazione della montagna, la sua conoscenza, la sua difesa”. Il CAI è impegnato nello sviluppo sostenibile in progetti al cui centro ci sono proprio le donne. Colombo presenta tre progetti tutti al femminile, uno in Italia che collega in un unico cammino Santa Teresa di Gallura, in Sicilia, con Muggia, in Friuli Venezia Giulia. Un secondo progetto di educazione in corso in Kosovo, con l’apporto di un grande alpinista albanese, e un terzo progetto in Pakistan, per rintracciare sentieri di trekking, studiare la possibilità di realizzare un parco nazionale e formare una ventina di ragazze alla professione di guida alpina. La differenza di genere nelle attività alpinistiche è stata del tutto azzerata nelle attività del CAI

LAURA COLOMBO Vice Presidente Generale del C.A.I.

Seguono gli interventi di Edwin Bernbaum, ricercatore senior all’Instituto de Montaña, Co- Chair, Gruppo IUCN sui valori culturali e spirituali delle aree protette.

E quello più lungo anche perché interrogato da domande dei partecipanti di Marco Cuaz, docente di storia all’Università della Valle d’Aosta che dibatte soprattutto sullo sfruttamento oramai errato della montagna da un punto di vista turistico sciistico di massa che ha comportato e comporta un drammatico impatto ambientale dove l’unica soluzione possibile è solo quello della natura camminabile.

Mattia Seria Manager Edison illustra l’impegno della Sua azienda in progetti sostenibili e compatibili nel rispetto dell’ambiente mentre Marco Loppi Store Manager del Montura Store Roma specifica che la Montura come brand di abbigliamento di montagna cerca di aiutare questo mondo con interventi di natura economica sugli aspetti culturali e di solidarietà su tutto quello che ruota in questo elemento naturale soprattutto su progetti lontani nel mondo oltre che nell’editoria come dimostra il libro di Giancarlo Sardini “ SULLE ANDE CON LE SCARPE BUCATE “ il cui ricavato andrà a favore del progetto sulle Ande Peruviane.

Nella seconda Sessione della giornata moderata da Rosalaura Romeo Agronoma e Dirigente della FAO si sono alternate varie figure che hanno portato la loro testimonianza su cosa significa vivere la montagna da vari punti di vista con tutti i pro e i contro.

Oltre agli interventi via Zoom come quello di Lino Zani oramai Ambasciatore di montagna nel mondo come alpinista e conduttore Tv

Quelli dal vivo di NIKKI SANTOS Direttrice Esecutiva Centro per Giovani Nativi Americani

Nel panel dedicato alle sfide della montagna di oggi 4 interventi importanti di Elisa Palazzi per la climatologia della Università di Torino, Paola Gigliotti come medico alpinista dell’Università di Perugia, Thomas Hofer Funzionario Forestale, Gregorio
Juan Velasco Gil Coordinatore Pastoralist Knowledge Hub con lo scrittore Enrico Camanni via zoom.


Grandi applausi per la semplicità e la purezza di Giada Lora Rifugista di Zum Gora a Nord Italia.

Dopo gli interventi di Nicolo Anselmi nella veste di Vescovo di Rimini e Alpinista, di Paolo Valoti uno dei Dirigenti più importanti del C.A.I. CENTRALE e Presidente della storica Sezione di Bergamo, di Giancarlo Sardini Fondatore delle Guide di Don Bosco

L’evento ha raggiunto l’apice dell’intensità emotiva con l’intervento di una delle più grandi alpiniste italiane della storia NIVES MEROI che ha scalato, insieme al marito, tutti i 14 OTTOMILA senza l’uso di ossigeno supplementare né portatori di alta quota.


Particolare attenzione ha destato l’intervento che INES MILLESIMI ha fatto in punto di piedi visto l’argomento trattato e le sue idee anche innovative per quanto riguarda il futuro sulla presentazione della Sua straordinaria opera “CROCI di VETTA in APPENNINO“.


INES ringrazia il Club 2000m specificando il suo apporto decisivo a diverso titolo, utile per questa complessa mappatura e ricostruzione storica.

Altre testimonianze della montagna come il responsabile dei Rifugi Andini, e giovani guide dal Perù e dalla Bolivia calano gli ascoltatori sulla perserveranza nel raggiungere tali lavori.

Conclude il Presidente della Giovane Montagna Stefano Vezzoso felice della collaborazione con il C.A.I. per un futuro insieme nella condivisione della montagna e con il Deus ex Machina della manifestazione Melchor Sanchez De Toca che ringraziando tutti coloro che hanno permesso questa grande giornata invita ad ascoltare sia religiosamente che laicamente (per chi non crede) la preghiera principale dell’Associazione Giovane Montagna.

Monsignor Melchor Sanchez De Toca ideatore e organizzatore dell’evento
Stefano Vezzoso Presidente della Giovane Montagna Italiana

Grazie Signore
per le gioie che ricevo dalla montagna,
per la fatica che è scuola,
per la soddisfazione che si ha
quando si raggiunge la cima,
per quel senso di contemplazione
che prende poi a guardarsi intorno
a sprofondare nell’orizzonte.
Grazie Signore
perché la montagna mi ricorda
che ho bisogno degli altri.
Ti prego, Signore, perché il far montagna
non sia un altro possibile momento di egoismo.
Ti prego perché
la cordialità, l’amicizia, la disponibilità
che qui in montagna
diventano un fatto spontaneo,
lo siano nella vita quotidiana.
Ti ricordo gli amici scomparsi
e chi ha chiuso la giornata terrena sui monti.
E se dono vuoi concedermi,
Signore Misericordioso,
questa grazia Ti chiedo:

finché Ti piace tenermi in vita
fammi camminare per le mie montagne.
Amen

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