Domenica scorsa è stata la prima in cui hanno funzionato le navette gratuite che, da Rieti, hanno portato i turisti fino a Pian De Valli, località Campoforogna, nel tentativo di decongestionare la zona; purtroppo il risultato non è stato quello auspicato.

Una coda infinita di auto, parcheggiate su entrambi i lati della strada, fin da Pian de Valli, hanno reso molto difficoltosa la circolazione, ed ha costretto le autorità intervenute (Polizia Stradale e Carabinieri) a regolamentare il flusso nel tentativo di permettere il passaggio degli autobus navetta.

Al caos dovuto alle migliaia di persone che hanno deciso di approfittare della finestra di bel tempo e di godere di un paesaggio fiabesco, finalmente innevato come si deve, si sono aggiunti la cronica mancanza di parcheggi e la giusta protesta del gestore del rifugio Sebastiani, Emanuele Ludovisi, ancora isolato, con la sua famiglia, ed impossibilitato ad aprire il rifugio ai tanti escursionisti che, su ciaspole, sci, e ramponi, hanno affollato la zona.

Lo spettacolo della Est del Terminillo dal Rifugio Sebastiani

La strada, pur essendo stata pulita per gran parte della sua estensione nei giorni precedenti, presenta ancora un ultimo tratto, 100 metri, quello più importante, ancora non pulito, e non è possibile per il gestore procedere con mezzi a motore al rifornimento.

La giustificazione addotta dalle autorità è quella del rischio slavine che avrebbe rallentato e poi interrotto le operazioni di pulizia; ma a chi scrive, e che ha frequentato a lungo la zona, sembra che una volta superata la zona dei paravalanghe, non ci siano reali rischi di slavine attorno al rifugio.

Auspichiamo una pronta risoluzione della problematica, così che il Rifugio Sebastiani possa finalmente avviare le sua attività con la nuova gestione e che venga finalmente regolamentata la sosta lungo la strada; non è possibile pensare di arrivare in zona per le 11.00 e pretendere di trovare un parcheggio valido.

Aggiornamento delle ore 15.00 del 30 gennaio 2023: a quanto sembra anche gli ultimi cento metri di strada sono stati liberati dalla neve, e quindi l’attività del Rifugio Sebastiani potrà riprendere con più facilità.

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