Un collegamento ambizioso; un progetto difficile alla base della unificazione tra due distinti comprensori. Per ora una sola certezza lo skipass unico
Difficile pensare alla sua realizzazione specialmente ora che la congiuntura non è tra le più positive – economicamente e climaticamente parlando, eppure esiste una bozza di progetto relativa ad un nuovo importante impianto funicolare unico, che dovrebbe unire i due comprensori sciistici del Cimone e dell’Abetone.
Il tema è tornato di attualità in questi giorni, anche se l’idea circola da molti anni, ma finora non si è mai concretizzata.
Esiste infatti un principale problema infrastrutturale, dettato dalla distanza tra gli impianti di sisalita modenesi e quelli toscani. Tuttavia, due anni fa è stato realizzato uno studio di fattibilità su un progetto che possa collegare Emilia e Toscana, consentendo agli sciatori che approdano in un comprensorio di raggiungere anche le piste dell’altro “sci ai piedi” e viceversa. Si tratta appunto di una telecabina.
Secondo il progetto commissionato dai comuni modenesi dell’alto Frignano e da quello di Abetone, la funivia metterebbe in collegamento l’area della Buca del Cimone con quella del Pulicchio di Abetone, consentendo così di accedere a tutti i 100 km di piste dei due comprensori uniti.
L’impianto taglierebbe le pendici del Cimone e sarebbe realizzato in tre tronconi, con due punti di snodo a Fiumalbo e nella località di Doccia, andando a coprire un percorso di 6 km circa.
I consorzi starebbero lavorando per dare concretezza a questo ambizioso progetto, magari sfruttando l’offerta dei fondi del Pnrr.
Intanto i contatti fra il presidente del consorzio del Cimone Luciano Magnani e il direttore della Società Abetone Funivie Giampiero Danti si sono fatti più serrati e potrebbe nascere una sinergia che vada al di là delle realizzazioni istituzionale, a partire dalla condivisione dello skipass.
“L’unione tra i due comprensori sarebbe un segnale molto positivo per il nostro territorio e cancellerebbe gli inutili campanilismi esistenti tra le due realtà, con un inevitabile beneficio in termini commerciali, di presenze, accessi e turismo – puntualizza ancora Lapam Confartigianato.
Il progrtto di uno ski pass unico è solo l’inizio; serviranno anche nuove sinergie, una migliore promozione e a una riduzione dei costi di gestione.
Un’infrastruttura del genere avrebbe un impulso importante anche per il periodo estivo sul quale dobbiamo lavorare per sfruttare al meglio un territorio già ricco di opportunità, a cui affiancare sempre maggiori servizi e attrazioni”.