Un giro ad anello di 61 km suddiviso in 5 tappe che, partendo da Fonte Cerreto, attraversa i suggestivi paesaggi e i bellissimi scenari e borghi del gran sasso aquilano. Questo è il Cammino del Gran Sasso, un nuovo itinerario da scoprire nel cuore dell’Abruzzo.
Il percorso non presenta difficoltà particolari e si rivolge a una tipologia di camminatori il più varia possibile, dal principiante al più esperto. Vista la percorrenza di pochi giorni (4 o 5) è infatti ideale come prima esperienza di cammino. Così come, per i frequentatori già rodati della zona, risulta un’imperdibile occasione per vivere e scoprire un Gran Sasso differente. Non più quello delle sue principali e più battute vie e alte cime, ma quello meno noto e frequentato, il Gran Sasso degli altopiani e delle vallate, delle quote più basse e verdeggianti, non meno spettacolare, affascinante e remunerativo.
Il Cammino, finanziato dal GAL Gran Sasso-Velino per il turismo sostenibile, coinvolge 5 comuni (Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte e l’Aquila) e nasce dalla collaborazione tra l’associazione Gran Sasso Guides e una decina tra albergatori, ristoratori e imprenditori locali uniti dall’intento comune di promuovere e valorizzare l’area delle cosiddette “Terre della Baronia”.
Cammino del Gran Sasso, un itinerario da percorrere…e assaporare!
Oltre al suo aspetto paesaggistico e naturalistico, da sottolineare anche quello storico, culturale ed enogastronomico che indubbiamente conferisce a questo itinerario un grande valore aggiunto. Il Cammino tocca infatti alcuni dei Borghi più Belli d’Italia, eccellenze note, oltre che per la loro bellezza e storia, anche per i prodotti del loro territorio. Dal celebre pecorino Canestrato di Castel del Monte al salame di maialino nero d’Abruzzo, dal Grana di pecora stagionato in grotta alle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, senza dimenticare la caratteristica lavorazione della lana e le innumerevoli erbe spontanee della zona sapientemente utilizzate per arricchire e dare un sapore autentico e unico ai piatti. Il Cammino del Gran Sasso non va dunque solo percorso (a piedi o in e-bike) ma anche assaporato.
Le 5 tappe del Cammino del Gran Sasso
Di seguito il racconto per immagini della nostra esperienza sul Cammino e a seguire i dettagli delle 5 tappe.
TAPPA 1: DA CAMPO IMPERATORE (2100 m.) A CASTEL DEL MONTE (1346 m.) attraverso la Piana e il Canyon dello Scoppaturo (della Valianara)
Questa prima tappa tocca le quote più alte che saranno attraversate dal Cammino. Dal piazzale di Campo Imperatore (2100 m.), raggiungibile con la funivia da Fonte Cerreto, andiamo in direzione nord-est seguendo l’apposita segnaletica del Cammino del Gran Sasso e raggiungiamo il Vado di Corno (1924 m.), valico al cospetto del Corno Grande e del Monte Aquila. Da qui discendiamo nella Piana, nota come il “piccolo Tibet”, verso il laghetto Pietranzoni (1660 m), famoso spot fotografico nelle cui acque si riflette il Corno Grande.
Ci si addentra poi, qualche km dopo, nel suggestivo canyon dello Scoppaturo (1475 m.), set naturale di numerosi film nonché spettacolare scenario naturalistico che regala scorci mozzafiato, probabilmente tra i più belli del percorso. Si prosegue in direzione di Castel del Monte aggirando le pendici del Monte Bolza fino a giungere in leggera discesa al “paese dei pastori e delle streghe”. Questa tappa è la più lunga. La distanza percorsa è di 21,9 km con 1153 m di dislivello negativo, 358 m. dislivello positivo, durata stimata circa 7 ore. Consigliamo il pernotto all’albergo ristorante Parco Gran Sasso.
TAPPA 2: DA CASTEL DEL MONTE (1346 m.) A ROCCA CALASCIO (1460 m.) attraverso la piana di San Marco
Dopo aver visitato lo storico borgo di Castel del Monte, sempre seguendo la segnaletica del Cammino, ci dirigiamo verso sud percorrendo una carrareccia in leggera discesa che costeggia dei campi coltivati. Superati questi ultimi si può salire sul Colle della Battaglia (1180 m.), antico insediamento del popolo italico vestino dove sono ancora visibili tracce della triplice cinta muraria che difendeva l’abitato (in questa zona è presente un comodo tavolo da pic nic con tettoia).
Ripresa la via e oltrepassato un piccolo laghetto, giungiamo in breve a Calascio (1210 m.) per poi continuare in salita fino alla celebre Rocca, annoverata tra i 15 castelli più belli del mondo secondo National Geographic (ma anche secondo noi). La lunghezza di questa tappa è di 9 km (dislivello in salita 455 m, discesa 380 m.). La si può sfruttare per visitare con calma lo splendido borgo di Calascio, che merita senz’altro di essere approfondito. E magari per fermarsi a mangiare alla Taberna di Rocca, dove è possibile anche il pernotto (per la limitata disponibilità di posti ci si può rivolgere anche al b&b “Acca’ Lascio”). Durata stimata per questa camminata: circa 3 ore.
TAPPA 3: DA ROCCA CALASCIO (1460 m.) A SANTO STEFANO DI SESSANIO (1250 m.)
Si parte con una visita alla rinascimentale chiesa di Santa Maria della Pietà e alla Rocca, location di numerose e famose pellicole, da cui c’è una vista spettacolare tra le più belle e fotografiche del Cammino che spazia su tutta la catena del Gran Sasso. Da qui prendiamo l’evidente e panoramico sentiero di cresta che in circa 5 km di dolci sali scendi ci conduce al delizioso borgo di Santo Stefano di Sessanio. Impossibile non farsi risucchiare dai caratteristici vicoli e scorci medievali dove si sovrappongono anche elementi della successiva dominazione delle famiglie Piccolomini e Medici che rendono unica la storia e la bellezza del borgo.
Questa tappa, più turistica e culturale, è semplice e adatta a essere percorsa anche da famiglie con bambini. La durata prevista è di circa 2 ore di cammino. Dislivello in salita 175 m, negativo 330 m. Oltre la visita del borgo, consigliamo in particolare quella della torre medicea ricostruita post sisma e riaperta di recente, dalla cui cima si può godere la vista dell’intero abitato. Per il pernotto ci si può rivolgere al bellissimo b&b la Bifora e le Lune.
TAPPA 4: DA SANTO STEFANO DI SESSANIO (1250 m.) A BARISCIANO (940 m.) attraverso la piana delle Locce
Questa tappa escursionistica di 7,6 km, 540 metri di dislivello positivo, 800 negativo, attraversa una zona incontaminata e poco frequentata del Gran Sasso che regala scorci inediti e differenti dal solito. Dopo aver percorso una comoda sterrata che lambisce la piana delle Locce – che prende il nome dai ricoveri pastorali scavati nella roccia (“locce”), si fa un tratto in salita per poi svalicare alle pendici del bellissimo Monte Selva. Stimate circa 4 ore di cammino. Giunti a Barisciano, con un ultimo tratto di discesa, è possibile visitare i resti del castello e dissetarsi alla fontana monumentale. Ad accoglierci Natour l’Ostello per i camminatori (struttura bike friendly) e l’albergo ristorante Monte Selva.
TAPPA 5: DA BARISCIANO (940 m.) A FONTE CERRETO (1115 m.)
Quest’ultima tappa, un po’ più impegnativa per lunghezza e dislivello (16,4 km per 745 d+, 620 d-) e della durata stimata di circa 5 ore, da Barisciano, porta del Parco, ci riporta a Fonte Cerreto chiudendo l’anello del cammino. Lasciamo il paese in direzione nord, oltrepassando il convento di San Colombo e l’orto botanico. Proseguendo su una carrareccia aggiriamo alla sinistra le pendici del monte Ruzza per poi svalicare ai Piani di Fugno (1373 m.).
Prima di attraversare l’ampio e spettacolare altopiano, dove spesso si forma un lago (lago di Filetto), possiamo visitare il solitario Tempietto di Sant’Eusanio (1402 m.). Sbuchiamo poi sulla Provinciale e una volta attraversata proseguiamo un paio di km seguendo le indicazioni per il rifugio Monte Cristo. Da qui un ultimo tratto di salita ci porta in cresta sopra la spettacolare Valle Fredda. Ora inizia la discesa finale, forse la parte più “tecnica” o comunque prettamente escursionistica del cammino. Godetevela tutta prima del rientro alla civiltà di Fonte Cerreto, pronti per l’ultimo timbro sul passaporto del cammino.
I nostri consigli
- Per i più allenati le tappe 2 e 3 o 3 e 4 possono essere unite. Ad ogni modo noi consigliamo di vivere il cammino con lentezza, così come è stato pensato, in modo da poter dedicare anche il giusto tempo alla visita (e alla proposta culinaria!) dei borghi.
- Il periodo consigliato sono i mesi di fine maggio, giugno, luglio, settembre e inizio ottobre.
Le stazioni di ricarica e-bike, già presenti in tutte le tappe, sono in fase di ulteriore implementazione. - Segnaliamo inoltre la possibilità di usufruire di un servizio di transfer per i bagagli.
- Potete scaricare le tracce GPX direttamente da qui.
- Potete acquistare alla modica cifra di 5 € credenziali e cartoguida presso il bar la villetta a Fonte Cerreto o presso le strutture convenzionate
Un ringraziamento speciale da parte nostra va a Federico Ciocca (Gran Sasso Guides), tra i fondatori e presidente del Cammino del Gran Sasso, che ci ha guidato in questo tour di inaugurazione dandoci l’onore e il piacere di percorrere per primi questo cammino che, ne siam certi, darà soddisfazione a tanti occhi, gambe (e ruote!).
Buongiorno ragazzi, articolo molto interessante per me che vorrei fare questo cammino. Posso chiedervi mediante quanto si spende tra pernotti e pasti?
Grazie, buona giornata.
Ciao Alexander, dipende molto dal tuo spirito di adattamento e da quanto cibo porterai con te. Ti consigliamo di contattare l’organizzazione del Cammino del Gran Sasso usando i riferimenti nell’articolo.
È possibile portare cani?
Ciao, sì! è possibile portare cani a patto che non si allontanino dal padrone perché in alcuni tratti c’è possibilità di incontrare cani pastore e animali selvatici
Posti bellissimi li faccio in bici da corsa ogni anno si in gara la gran fondo è come piacere.