Nell’Himalaya indiano, lontano dai principali circuiti turistici, si cela un paradiso di roccia ancora poco esplorato: la Miyar Valley. Per descrivere il fascino alpinistico della zona, Sir Chris Bonington scelse una espressione emblematica: “Yosemite dell’India”. Nelle prossime settimane la remota valle del Miyar, nel cuore dell’Himachal Pradesh, sarà meta di una spedizione tutta italiana, che vedrà come protagonisti gli alpinisti e guide alpine Alessandro Baù, Lorenzo D’Addario, Jerome Perruquet e Francesco Ratti.
Una spedizione tra ghiacci e pareti di granito
Situata nella porzione nordoccidentale del distretto di Lahaul e Spiti dell’Himachal Pradesh, la Miyar Valley si estende per oltre 75 km dalla città di Udaipur (2.649 m) al Kang La Pass (5.500 m ca.), uno tra i passi di montagna più alti al mondo, e risulta coperta per oltre il 50% da ghiacciai. Le poche centinaia di abitanti presenti sul territorio basano la propria economia su agricoltura e allevamento. Salendo in quota, oltre i prati e i campi coltivati, inizia il paradiso alpinistico: innumerevoli vette dalle pareti di granito (da cui Yosemite d’India), molte delle quali ancora inviolate.
L’attenzione del team si concentrerà in particolare su due potenziali obiettivi: la Neverseen Tower (5.800 m) e il Mahindra Peak (6.080 m). Entrambi i picchi himalayani sono stati oggetto di prime salite nel recente passato. La prima ascesa della Neverseen Tower porta i nomi degli italiani Massimo Marcheggiani, Leone Di Vincenzo e Alberto Miele (1992). Agli americani Dave Sharratt e Freddie Wilkinson va il merito di aver salito per primi il Mahindra Peak (2007). Proposito delle 4 guide alpine è di tracciare una nuova via su una delle due vette. Quale montagna e quale parete nello specifico, rappresentano attualmente incognite che sarà possibile risolvere soltanto una volta giunti a destinazione.
“L’idea di partire per una spedizione di questo tipo è nata da me e Lorenzo, motivati dalla voglia di fare un viaggio in un luogo selvaggio, con un buon potenziale per “esplorare” e aprire vie nuove – racconta Francesco Ratti – . Questa valle dell’India ci ha subito incuriosito, e facendo varie ricerche si è rivelata il luogo ideale per quel che avevamo in mente. Jerome e Alessandro si sono mostrati da subito entusiasti del progetto e in poco tempo abbiamo creato una squadra affiatata. Tra di noi solo Alessandro è già stato in India, ma non in questa zona e non per scopi alpinistici. Di fatto sarà per tutti un viaggio alla scoperta di un Paese nuovo e non vediamo l’ora di partire”.
L’avvio della “Miyar Expedition 2023” è previsto per il 3 settembre prossimo, data del volo da Milano a Nuova Delhi. Dalla capitale indiana il gruppo inizierà il viaggio verso lo Yosemite d’India, raggiungendo in auto Manali, nell’Himachal Pradesh, e proseguendo il giorno successivo fino al villaggio di Shukto. Qui avrà inizio il trekking, che avrà durata prevista di 3 giorni. Dopo una prima tappa presso il villaggio di Khanjar-Thanpattan (3.750 m) e una seconda presso il campo di Zardung (3.880 m), il terzo giorno di cammino è atteso l’arrivo al campo base, che sarà installato a circa 4.000 metri di quota. Una volta sul posto sarà il momento di scegliere l’obiettivo centrale della spedizione: Neverseen Tower o Mahindra Peak?
“Sceglieremo la montagna e la parete che sarà il nostro obiettivo primario in base alle condizioni che troveremo al nostro arrivo – spiega il team, anticipando di avere già valutato qualche ipotesi per potenziali nuove vie da tracciare – . Abbiamo elaborato diverse idee sulla base delle foto in nostro possesso, ma per esperienza sappiamo che spesso la realtà è diversa da ciò che si può immaginare a partire da uno scatto. Dovremo dunque essere pronti ad adattarci, e anche a improvvisare, in funzione di quello che troveremo e scopriremo una volta arrivati alla base delle pareti.”
Il team della spedizione nello Yosemite d’India
ALESSANDRO BAU’. Alpinista e guida alpina di Padova, annovera nella sua carriera alpinistica diverse prime salite realizzate nelle Dolomiti e spedizioni in tutto il mondo, tra cui Pakistan e Patagonia.
LORENZO D’ADDARIO. Alpinista e guida alpina, è un grande esperto nel tracciare nuove vie su pareti di roccia estremamente verticali. La sua attività si concentra in Italia, sulle Dolomiti e nella Valle del Sarca in Trentino.
JEROME PERRUQUET. Giovane alpinista e guida alpina di Valtournenche (AO), è cresciuto nella valle del Cervino. Nonostante la giovane età ha acquisito una vasta esperienza alpinistica al di fuori delle Alpi, partecipando a diverse spedizioni in tutto il mondo, tra cui Patagonia, Nepal e Pakistan (dove ha realizzato la salita del K2 senza ossigeno).
FRANCESCO RATTI. Alpinista e guida alpina originario di Lecco, vive a Valtournenche (AO) e nel suo curriculum alpinistico vanta diverse prime ascese nelle Alpi e nel mondo (inclusi Nepal, Pakistan e Patagonia).
Il team ringrazia per il supporto offerto alla “Miyar Expedition 2023”: Camp, Chillaz, Climbing Technology, Dynastar, EATfreedom, Grivel, HDry, La Sportiva, Maxim Ropes, Millet, Montura, Panorama Diffusion, Reload, Salice occhiali, Samaya, Scarpa, The North Face, Vaude.