Articolo a cura di Marco Giorgi

Continua la nostra rubrica riguardo gli animali che popolano il suolo appenninico per far conoscere meglio la nostra fauna locale ai nostri lettori.
L’animale di questo mese non è un vertebrato, ovviamente ciò non ne diminuisce lo splendore che questo esemplare porta con se.
La creatura in questione è chiamata Stregona dentellata (Saga pedo), un insetto dell’ordine degli ortotteri, di cui fanno parte grilli e locuste.
Non è un animale che passa inosservato, con i suoi 12 cm di lunghezza (ovopositore compreso) è l’ortottero più grande d’Europa.

E’ facile riconoscerla grazie alle sue enormi dimensioni, al capo allungato e dotato di apparato masticatore marcatamente ipognato, con le mandibole rivolte verso il basso, e alle robuste formazioni spiniformi presenti su femori e tibie anteriori e mediani, in zampe estremamente sviluppate e slanciate, utili per bloccare la preda, invece le zampe posteriori sono piuttosto gracili e non permettono grandi balzi.

E’ una specie attera, ovvero priva di ali, in particolare le femmine che rappresentano la quasi totalità della specie in quanto i maschi sono rarissimi.
Ciò è dovuto al particolare metodo di riproduzione di questo particolare insetto, infatti è una specie tetraploide e partenogenetica e lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo venga fecondato.
Le uova vengono deposte nel terreno verso la fine dell’estate, prima che gli adulti muoiano, e rimangono incubate anche per 2-5 anni e le neanidi si schiudono in primavera e devono effettuare diverse mute prima di raggiungere lo stadio adulto durante l’estate.
Muoiono dopo aver deposto le uova, con l’avvicendarsi dei climi freddi autunnali.

È uno dei pochi ortotteri zoofagi, specializzato nella caccia ad altre specie dello stesso ordine. Grazie alle zampe raptatorie, usate similmente alle mantidi, cattura le sue prede prendendole di sorpresa e le trattiene anche grazie a della spine presenti. Da notare inoltre un atteggiamento intimidatorio e molto aggressivo ed è uno dei maggiori competitori per il cibo delle mantidi.
È una specie xerotermofila di medie quote (in Italia non supera i 950 m di altitudine), con abitudini prevalentemente notturne. Popola ambienti più o meno aperti con vegetazione erbacea e cespugli, dove si muove con poca agilità, senza compiere salti particolarmente lunghi. 

Presenta un areale molto ampio che comprende una larga fascia dalla parte centrale della Penisola Iberica fino alla Francia meridionale, Corsica, Italia peninsulare, Sicilia, Sardegna, e tutta l’Europa centrale, la Russia e la Cina nord-occidentale. In Grecia ed Anatolia è invece sostituita da altre specie del genere Saga. Nel nostro paese è piuttosto rara, in Umbria in particolare è segnalata solo sul MonteSubasio.
E’ inserita nella lista rossa IUNC come specie “Vulnerabile”. Infatti la riduzione dell’habitat per ricavare terra arabile sta causando problemi a questo maestoso insetto, tuttavia non sono pochi i progetti di ripopolazione adoperati da vari movimenti.

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