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Studiato per essere percorso da est ad ovest, direzione verso la quale erano orientati i più grandi viaggiatori e pionieri, come si legge sulla guida ufficiale, “che percorrevano le piste carovaniere mossi non soltanto dalla ricerca di nuovi spazi coltivabili ma anche da un desiderio di libertà, di un luogo dove potersi costruire una nuova vita”, l’Italia Coast to Coast è un modo alternativo per attraversare in senso orizzontale il centro Italia da un estremo all’altro della penisola.

La partenza è presso la chiesa benedettina di Santa Maria di Portonovo (Ancona), che si affaccia sul mar Adriatico, e si conclude sul mar Tirreno in piazza Eroe dei due Mondi ad Orbetello (GR), circa 600 metri oltre il mitico cartello indicativo del comune, dove non può mancare la foto di rito.

Entrambe le località marine consentono di poter iniziare e finire con un eventuale bagno “propiziatorio”.
L’autore Simone Frignani, insegnante di religione nelle scuole primarie ed “inventore” di cammini, ha elaborato questo percorso in quanto “particolarmente interessante sotto il profilo culturale, storico, religioso e naturalistico”. Lungo l’itinerario numerosi sono gli interessi che possono essere soddisfatti dai punti di vista storico, religioso e naturalistico in quanto è possibile visitare borghi medievali, santuari, chiese storiche, scavi archeologici risalenti agli Etruschi ed il fascino in grado di suscitare le varie campagne che si attraversano.

L’ideatore ha predisposto un tragitto di 410 km per diciotto tappe se lo si vuole percorrere a piedi, qualora lo si volesse intraprendere in bicicletta, con qualche differenza, i chilometri arrivano a 440 divisi in nove tappe. Dal momento che non si incontrano quote elevate, questo cammino è possibile affrontarlo tutto l’anno. Il punto più alto è il bar ristorante Pian delle Stelle a 950 metri di altitudine tra Pioraco (MC) e Nocera Umbra (PG), lo spartiacque che lascia il versante adriatico ed immette in quello tirrenico. Si possono anche accorpare alcune tappe per velocizzare il percorso, ma esso è stato studiato “in modo da poter gustare i luoghi attraversati senza dover correre”.
Si cammina per sentieri, tratturi, carrarecce e strade a basso traffico, e per lo più su sterrato, mediamente per circa 23 km al giorno. Può capitare di dover passare per proprietà private, in tal caso l’autore esorta, qualora fosse presente il proprietario dei terreni, di chiedere comunque il permesso e di ringraziarlo. E’ possibile personalizzare l’itinerario dato che ci sono diversi paesi che si possono raggiungere con i mezzi pubblici quali San Severino Marche, Nocera Umbra, Assisi, Todi ed Orvieto, etc..
Sul sito ufficiale del percorso, www.italiacoast2coast.it , si possono trovare tutte le informazioni ed aggiornamenti, ed è anche possibile scaricare le tracce GPS. Non essendo ancora un cammino riconosciuto in maniera ufficiale, ha una scarsa segnaletica, ma con le tracce GPS e la guida ufficiale di Simone Frignani lo si percorre senza troppe difficoltà.
Lungo il tragitto sono presenti numerosi ostelli, bed&breakfast, agriturismi, affittacamere e hotel. Inoltre ce ne sono anche intermedi, tra una tappa e l’altra, che possono essere utili per personalizzare il cammino. Sebbene siano solamente due i campeggi veri e propri in tutto il percorso, si può pensare di utilizzare anche la tenda perché molti agriturismi consentono di piantarla in propri spazi.
Colui che percorre il Coast to Coast è denominato coaster. Non c’è una vera e propria credenziale del cammino, esiste il passaporto del coaster, che si può scaricare dal sito, che favorisce l’accesso alle strutture di accoglienza indicate, che garantisce l’autenticità del percorso ed è un bel ricordo da conservare.