Con i suoi 2208 m, La Terratta è la vetta più alta del sottogruppo della Montagna Grande, gruppo dei Monti marsicani, in Zona di Protezione Esterna del PNALM.
Il versante occidentale della catena digrada sulla Valle di Terraegna e la parte alta della Valle del Giovenco, mentre il versante orientale si presenta frastagliato da profondi e spettacolari valloni, tra cui quello omonimo della Terratta.
L’escursione, faticosa e da affrontare con il dovuto allenamento, parte direttamente dal Lago di Scanno e si presta, nella stagione invernale, ad essere effettuata anche in scialpinismo.
Itinerario
Parcheggiata l’auto, ci si incammina superando inizialmente alcuni muri di contenimento in pietra e rete metallica.
Il Vallone della Terratta è solcato da un torrente che prende energia e vitalità, in primavera e autunno, dalle acque meteoriche e dallo scioglimento delle nevi in quota.
Si continua accompagnati dal suono del ruscello, tra cascatelle e rivoli che ci invitano a riflettere sull’importanza di questo bene comune, fino a quota 1530 m slm, dove è una fonte e un primo cartello indicante “Lo stazzo della Terratta”.
Si prosegue nella faggeta fino a quota 1730 m: il bosco comincia a diradarsi.
Infatti, si giunge in un ampio pascolo scoperto con i resti di uno stazzo (Stazzo della Terratta) e un altro cartello, il quale stavolta indica la direzione per la cima.
A quota 1900 m circa ci lasciamo definitivamente alle spalle il bosco sbucando in uno splendido anfiteatro.
Si punta al filo di cresta sulla sinistra, dal quale si apre una visuale direttamente sul Lago di Scanno.
Da qui occorre ancora una buona mezz’ora per arrivare in vetta seguendo la segnaletica bianco-rossa.