Molti definiscono La via degli Dei un trekking anziché un cammino, ma lo spirito con il quale ci si affaccia su un tipo di percorso del genere penso sia lo stesso. Sei giorni immersi nella natura attraversando borghi, vallate, montagne, seppur basse comunque ripide e impegnativa (quindi da non sottovalutare), che permettono di conoscere quelle parti d’Italia talmente nascoste che sarebbe difficile scoprirle in altro modo. La conoscenza di località ricche di storia e di cultura e l’incontro con i viandanti non possono far altro che arricchire il proprio bagaglio culturale e personale.
Nonostante il nome “Via degli dei” possa tirare in inganno, il tragitto è chiamato così per via dei monti e località che sono stati intitolati ad alcune divinità pagane. Non si tratta di una via religiosa, bensì l’itinerario segue per circa il 65% la vecchia Flaminia Militare, una strada costruita dagli antichi romani per collegare Bologna ad Arezzo prettamente per motivi militari. Sul finire degli anni settanta due archeologi bolognesi, Cesare Agostini e Franco Satini, hanno rinvenuto i resti della strada originale, che lungo la via è possibile ammirare ancora oggi.
Ci sono molte strutture per dormire lungo il cammino, dalle stanze per saccopelisti ai campeggi, bed & breakfast e hotel. Dal sito ufficiale è possibile scaricare l’elenco dei vari alloggi. Grazie alla grande quantità di strutture ricettive è possibile organizzare il percorso secondo le proprie capacità. Indipendentemente da come lo si voglia affrontare è consigliabile partire con un minimo di allenamento.
La guida di Terre di Mezzo, scritta da Simone Frignani, insegnante di religione nelle scuole primarie e “inventore” di cammini, consiglia di dividere il tragitto in sei tappe, molti lo fanno anche in cinque, quattro o addirittura tre giorni. Si tratta di circa 120 chilometri che si sviluppano per l’80% in montagna, si viaggia mediamente al di sopra dei 500 metri di altitudine ed il punto più alto tocca quota i 1.200 metri del monte Le Banditacce. Inoltre nel libro è descritto anche il percorso da Firenze a Bologna e le indicazioni qualora si volesse affrontare il cammino in bicicletta.
Non è necessaria la credenziale, il “passaporto” per definizione del pellegrino per accedere negli ostelli. È comunque possibile acquistarla presso l’associazione Infosasso (sul sito ufficiale (www.viadeglidei.it) ci sono tutte le informazioni) oppure negli uffici turistici od anche in qualche chiesa (come il Santuario di San Luca che si visita nella prima tappa).