Andiamo alla scoperta del monte Argatone 2149 mt , che si trova nel gruppo montuoso dei Monti Marsicani. Bella gita panoramica sia in estate che in inverno.
Il monte sovrasta Villalago (L’Aquila), paese di circa 500 abitanti, che compare nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.
La località divenne famosa nel 1961 perché paese ospitante, nel film “Il federale” di Luciano Salce, il professore antifascista Bonafé, che Primo Arcovazzi (Ugo Tognazzi) raggiunge, arresta e porta a Roma.
La vegetazione della zona è molto ricca perché si incontrano boschi di querce e salendo boschi di faggio, con diverse specie di funghi quali Agarici, Hebeloma, Clavarie, Candarelli, Russule e Boleti. Sono presenti nelle radure Genziane, alcune specie di orchidee, l’Ofride di Bertoloni, il Giglio Rosso.
Caratterizza la zona anche la fauna, propria del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che tra le varie specie annovera l’Orso Marsicano, il Lupo, il Camoscio e il Cervo. Non da meno sono i volatili che in quest’area enumerano rapaci come l’Aquila Reale e il Falco Pellegrino e avifauna come il Merlo Acquaiolo e la Ballerina Gialla.
Itinerario
Tra i possibili itinerari quello che parte da Villalago permette di effettuare un interessante anello. Si descrive comunque solo il percorso di salita e la discesa dallo stesso sentiero. Raggiunta Villalago si prosegue verso l’area pic nic, dove è presente una fontanella ed è possibile parcheggiare l’auto. Si imbocca il sentiero segnalato con i colori bianco e rosso che consente l’attraversamento della Valle Franchitta e la risalita dalla parte opposta. Si continua lungo il sentiero percorrendo il fondo del fossato e si perviene nella parte più stretta della valle. All’uscita della stessa si procede sul percorso a destra del fondovalle.
Si sale fino a oltre 1400 metri, quota in cui ci si allontana dalla valle salendo sempre più in alto lungo il sentiero che presenta diversi tornanti e ripida salita superando il bosco a quota 1750. Poco dopo si raggiunge lo Stazzo di Montagna Grande (1818 mt), utilizzato come rifugio. Dalla costruzione si continua sulla traccia del sentiero, divenuta meno chiara ma visibile. Si sale ancora tra zone erbose e boschive raggiungendo evidenti balze rocciose e, dopo alcuni tornanti e un tratto meno ripido che piega verso sinistra, si arriva sulla cresta della sella tra il “Monte Argatone” e la “La Terratta”. Intuitivamente, si curva verso destra e percorrendo la ripida cresta si giunge in poco tempo in vetta al Monte Argatone (2149 mt). Si riscende per lo stesso itinerario.