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L’escursione descritta consente di arrivare in cima al Monte Autore, che è la terza vetta dei monti Simbruini con i suoi 1854 metri di altitudine dopo i monti Tarino (1960 mt) e Cotento (2015 mt). Noto anche come uno dei migliori punti panoramici del Parco Naturale Regionale dei  Monti Simbruini. Bella e “facile” escursione estiva ed invernale da affrontare con il dovuto equipaggiamento ed in inverno almeno con le ciaspole.


Il percorso si sviluppa in una delle faggete più grandi d’Europa. Inoltre, la località Campo dell’Osso, da cui inizia la gita, si ricorda per essere uno dei siti più importanti dello sci di fondo. Sulla pista Tricolore, suddivisa su 3 tracciati di 2 Km, 3,5 Km e 5 Km, omologata dalla FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), sono stati disputati diversi campionati nazionali, da annotare quello del 1976.


A fine escursione si può approfittare per visitare il centro storico di Subiaco e/o i due monasteri benedettini di Santa Scolastica e San Benedetto. Oppure è possibile raggiungere Cervara, un piccolo borgo di 436 abitanti, distante circa mezz’ora da Campo dell’Osso, con i suoi paesaggi che hanno affascinato numerose persone di spicco della cultura. Hanno soggiornato o vi hanno trasferito la propria residenza a partire dal 1800 artisti quali Ernest Hébert, Joseph Anton Koch, Bartolomeo Pinelli, Jean-Baptiste Camille Corot e Oscar Kokoschka.

Itinerario

Giunti al piazzale di Campo dell’Osso, si prosegue per 700 metri dove si parcheggia l’auto nei pressi dell’imbocco della Valle Maiura a quota 1.577 mt. Si intraprende il sentiero 651 che sale su una dorsale panoramica fino ai 1.788 metri di Monna dell’Orso e si scende fino alla fine della sterrata in località Le Vedute (1.747 mt). Si prosegue seguendo il “Sentiero dei pellegrini” in direzione del Santuario della Santissima Trinità che si immette in un bosco fino ad arrivare alla Fonte degli Scifi o Fossaiola, a quota 1.687 metri, composta da quattro grandi vasche in pietra in prossimità delle quali si erge una croce in ferro alla cui base è presente una targa posta dalla Confraternita della Santissima Trinità. Nell’itinerario è possibile ammirare un acero secolare. Si ritorna indietro per circa 150 metri e si segue il sentiero 683a/sc che consente di salire in vetta al Monte Autore, riconoscibile da una grande croce (1.855 mt). Si prosegue sul sentiero e si riscende per tornare a Le Vedute. Come da indicazioni una strada sterrata consente di congiungersi al sentiero 673c che si immette di nuovo nella faggeta. Si continua per una costante ripida  e corta discesa che conduce al fondo della valle dove è possibile osservare un inghiottitoio (volubro) dovuto alla presenza di rocce calcaree ampiamente fessurate, e successivamente si giunge al parcheggio.