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Uscita impegnativa per via del notevole dislivello, il percorso “normale” per raggiungere la vetta del Monte Corvo  a quota 2623 metri cavalca una cresta ripida ed esposta. Ciononostante non presenta difficoltà tecniche, si segue una traccia evidente ma i segni del sentiero sono pochi. Si tratta della quarta vetta del massiccio del Gran Sasso d’Italia.
Le vie di accesso principali sono tre: da Prato Selva, da Nerito oppure dalla valle del Chiarino, la più semplice.
In bassa valle durante il percorso è possibile vedere il mulino Cappelli, la masseria Cappelli e la chiesetta di San Martino. Strutture che sono appartenute alla famiglia Cappelli e poi  acquisiti dalla comunità di Arsita.

Rifugio Domenico Fioretti

Lungo il percorso, a quota 1.492 metri,  si incontra il rifugio Domenico Fioretti, di proprietà e recentemente ristrutturato dall’Asbuc (Usi Civici) di Arischia, nei pressi dei ruderi della ex Masseria Vaccareccia in località Piano del Castrato. Ottima base di appoggio, con dodici posti letto, per affrontare l’escursione al Monte Corvo. L’itinerario principale per raggiungerlo è quello che parte dalla Masseria Cappelli, da cui si percorrono circa sei chilometri (circa un’ora di cammino).
Per dormire e per avere qualsiasi tipo di informazione si possono contattare i seguenti numeri: 0862607410 –  3497651132. 

Itinerario

L’itinerario descritto è quello che segue la via normale.
Si parcheggia l’auto nei pressi della diga della Provvidenza (Campotosto, AQ), che si trova al chilometro 34 della SS80 (L’Aquila-Teramo), dove è presente un piccola area di sosta sul lato opposto vicino ad una centrale idroelettrica e ad una palazzina.


L’escursione inizia dal Lago della Provvidenza a quota 1.063 mt, si supera la diga e si percorre una strada sterrata che fiancheggia il Torrente Chiarino lungo il sentiero 101. Si prosegue sulla traccia e si raggiungono la chiesetta di San Martino e la Masseria Cappelli. Lungo la carrareccia si tralascia un bivio sulla destra, fino ad arrivare fuori dal bosco, al Piano di Castrato (circa 1400 mt) dove c’è un’area attrezzata per picnic con diverse fontanelle. Si seguono le tracce (non segnate) che conducono all’inizio della cresta (circa h 1.30 dal Lago). Si continua su un tratto ripido erboso, si oltrepassa un gruppo di piccoli frutici (arbusti), da cui si “gira” a destra in un canale erboso. Dopo aver risalito dei gradoni di erba e sassi, si arrampica su delle roccette con passaggi di primo grado, oppure le si aggirano passando a sinistra. Percorrendo la cresta si giunge alla Vetta Occidentale del Monte Corvo (2.533 mt) riconoscibile da un omino di pietre.  Si prosegue sempre in cresta e dopo circa venti minuti (dalla Vetta Occidentale) si arriva in vetta al Monte Corvo (2623 mt), contrassegnata da una croce metallica. Per la discesa si consiglia lo stesso itinerario dell’andata.