Il Monte Rotonaria è chiamato anche il balcone dei Monti Ernici, per la sua bella veduta sulla Ciociaria. Poco distante si raggiunge anche il Monte La Monna, raggiungibile anche da Campo Catino con una escursione più panoramica.
Lasciata la macchia nel parcheggio di Trisulti, si prosegue la strada asfaltata ancora pochissimi metri e si trova l’imbocco del sentiero 607. Per chi vuole c’è una fontanella di acqua bella fresca per riempire eventuali borracce, ma a mio parere personale risulta un po’ pesante.
Inizia subito un sottobosco tra enormi querce secolari e dopo circa mezz’ora si arriva a uno dei pochi punti panoramici chiamato Vado di Porca. Da qui si può godere una bella veduta della Certosa e, va detto, che è una delle poche occasioni, perché il sottobosco continuo limiterà ogni possibilità di veduta panoramica per un’altra ora. La salita è costante e raramente “spiana”. La natura è molto rilassante e si attraversa un letto di fiume tra querce, faggi e ginepri tipici del Bosco Faito. A meno di mezz’ora dalla vetta della Rotonaria si arriva a una grande vallata e all’incrocio con il sentiero 608. Per chi è pratico della zona si tratta dell’altro percorso per arrivare sulla Rotonaria, che parte dall’altro lato della montagna ossia dal Pozzo d’Antullo e il camping, ben più vicini al paese di Collepardo.
Decidiamo di proseguire per la Monna (mettete in conto una deviazione di tre quarti d’ora) e il paesaggio diventa molto più panoramico, anche se il sottobosco lascia spazio al nulla. Infatti il suo nome deriva probabilmente dal fatto che la sommità si presenta priva (monda) di vegetazione: in dialetto locale si fa riferimento alla sbucciatura della frutta, che si dice appunto “monnata”. Inoltre un incendio nel 2017 ha bruciato quel poco di vegetazione che c’era. Nell’ultimo tratto è facile perdere i bolli, ma ormai la vetta (1.952 slm) è ben visibile.
Poco prima della vetta si trova il bivio per Campo Catino (sentiero 601) e altre vette sui 1900 metri, raggiungibili passeggiando quasi in cresta.
Dopo la vetta riprendiamo la strada del ritorno e al punto indicato prima, deviamo per per la Rotonaria (1.744 slm,). Il panorama è molto bello, dalla Valle del Liri a quella del Sacco, dai Monti Lepini agli Aurunci, fino ad arrivare ai monti Prenestini e i Colli Albani. Sotto la nuova croce rossa, si può vedere quella vecchia in legno caduta in direzione del burrone.