L’itinerario più breve per salire alla vetta del Pellecchia è un facile percorso vario, panoramico e non faticoso. La massima elevazione dei Lucretili si presta in modo particolare al raggiungimento della prima vetta presentando molti dei caratteri che possono motivare un bambino: la presenza del libro di vetta, la possibilità di avvistare l’aquila e, non ultimo, il panorama vertiginoso sul sottostante fosso di Castiglione che da il senso di una vera e propria conquista. Come tutti gli itinerari dei Lucretili non va percorso in giornate troppo calde; meglio in primavera/autunno o addirittura in inverno, con poca neve.
Descrizione
Dall’area Picnic della pineta, si prosegue per la sterrata (chiusa da una sbarra) che prosegue lungamente a percorrere quasi integralmente la cresta della Serra di Ricci. Senza possibilità di errore si continua a seguire la sterrata che, dopo aver superato un tratto erboso, inizia a scendere a sinistra della crestina fino a raggiungere il fondo della valle Sancrico per poi piegare nettamente a sinistra e percorrere in piano il versante opposta della valle. La strada prosegue sempre pianeggiante fino a raggiungere una costruzione (la casa del pastore). Pochi metri prima di raggiungerlo si abbandona la strada seguendo un’evidente sentiero a destra.
Si risale, seguendo le tracce, per prati e pietraie fino a entrare nel bosco, dove il sentiero diviene più evidente e prosegue lungamente salendo a mezza costa e con alcuni tornanti fino a raggiungere la cresta in prossimità di una radura.
Raggiunta la cresta si piega a destra, si superano alcuni tratti boscosi alternati da piacevoli radure frequentate da mucche e cavalli e quindi si raggiunge la grossa croce di vetta con un’ultima salita tra prati e sassi.
Come arrivare
Da Roma si percorre la via Nomentana fino alla grossa rotonda prima di Tor Lupara dove si imbocca la via Palombarese (SP 23a) che si percorre fino a superre il bivio per Castel Chiodato e quello per le terme di Cretone. Al successivo bivio si svolta a sinistra (SP 23b) seguendo le indicazioni per Moricone.
Raggiunto Stazzano, si svolta a sinistra per la SS 636 e, in pochi chilometri si raggiunge Moricone dal quale si svolta a destra per la SP 29a seguendo le indicazioni per Monteflavio che si raggiunge dopo molti chilometri e altrettanti tornanti.
Da Monteflavio si seguono le evidenti indicazioni per la pineta: si percorre una lunga strada sterrata (ai due bivi prendere a destra) fino a raggiungere un’area attrezzata per picnic dove la strada è chiusa da una sbarra. Qui si parcheggia e ha inizio l’itinerario.
Con i bambini
Il monte Pellecchia rappresenta una meta ideale per far provare ai bambini la prima ascesa di vetta. L’itinerario proposto, infatti è facile, non faticoso e non presenta tratti esposti o pericolosi. Tuttavia, le caratteristiche del percorso e il panorama che si gode dalla vetta daranno ai bambini la sensazione di aver compiuto una vera impresa. Non mancano inoltre le opportunità di cogliere numerosi aspetti naturalistici che aumenteranno di molto l’interesse dei bambini.
Ragazzi meno attenti agli aspetti naturalistici e desiderosi di percorrere itinerari più atletici potranno trovare l’itinerario monotono a causa, principalmente, del lungo tratto iniziale su strada sterrata.
Il Pellecchia è meta di numerosi biker esperti che, portando la bicicletta a spalla fino in vetta, si lanciano in discesa per l’itinerario qui proposto. L’incontro con tali biker che solitamente sono molto disponibili a dare informazioni, di norma, molto interessante per i bambini.
Interesse Paesaggio: Medio
L’itinerario proposto permette di godere di belle vedute sui Lucretili e sui gruppi del Terminillo e del Velino. Dalla vetta, inoltre, il panorama sul sottostante fosso di Castiglione fino a Civitella è decisamente vertiginoso e affascinante per quasi qualunque bambino.
Interesse Naturalistico: Alto
A parte la possibilità di avvistamento dell’aquila reale, non tanto insolito dalla cresta del Pellecchia, l’itinerario può risultare molto affascinante se percorso nel periodo giusto. In primavera e in autunno i bambini saranno affascinati dalle fioriture di orchidee e dalla moltitudine di funghi rispettivamente. Riguardo ai funghi si sottolinea che è vietato (oltre che dannoso per l’ambiente) romperli o danneggiarli e che è possibile raccoglierli solo se in possesso del tesserino regionale. A parte i vincoli legali, non appare superfluo sottolineare la pericolosità insita nel consumo di funghi ignoti.