Stupenda, lunga salita in ambiente solitario e selvaggio, che volendo si può limitare alla sola vetta del Sirente (2348 m – class. EE). Impegnativa la ripida discesa fino al Tempio (2099 m), la cui breve scalata comprende dei passaggi di II+.
Avvicinamento
Il nostro percorso inizia presso lo Chalet del Sirente (1200 m, ampia possibilità di parcheggio anche in due grandi piazzole vicine) dove imbocchiamo l’evidente sentiero alla sua destra seguendo la numerazione del sentiero 15. Salendo nel bosco dobbiamo fare attenzione ai seguenti punti:
- bivio (1235 m): ignoriamo il sentiero a destra e continuiamo verso sinistra (segni 15 – 18);
- bivio (1280 m, 0:15) prendiamo il sentiero poco intuitivo in salita a destra (“15” sul albero e ometti di pietra);
- incrocio (1335 m, 0:25) proseguiamo diritti sul sentiero alle spalle del palo in legno;
- piazzola (1530 m, 0:55) continuiamo a sinistra.
Dopo poco usciamo dal bosco (1720 m, 1:15) e troviamo un altro bivio dove saliremo verso destra (a sinistra troviamo scritta “Neviera” su albero). Raggiungiamo poi una bella radura (1760 m, 1:25) dove per la prima volta possiamo ammirare la vista dolomitica sul massiccio roccioso del Sirente.
Sempre seguendo i segnavia bianco-rossi CAI continuiamo la salita in direzione della Valle Lupara fino a giungere in cresta (2220 m, 2:30).
A questo punto ci dirigiamo a destra (NW) lungo la cresta per poi salire una pietraia a serpentine. Da qui fino alla vetta è importante che seguiamo i segnavia in modo da non perdere inutilmente quota allungando il percorso.
Raggiungiamo la vetta del Monte Sirente a q. 2348 m dopo circa 3:00.
Dalla vetta continuiamo a seguire la cresta (NW) scendendo fino ad un evidente palo in legno e ometto di pietre posti all’inizio di una discesa a destra che imboccheremo (fuori sentiero segnato).
Qui inizia la parte più delicata del percorso: il Tempio, già ben visibile, non si raggiunge puntandolo intuitivamente ma seguendo invece un ripido percorso inizialmente verso sinistra, ed alla fine verso destra, non sempre agevole che alterna scomode discese in canali e traverse su cenge. Per fortuna ci aiutano gli ometti di pietra che consigliamo vivamente di seguire. Facciamo anche attenzione a non far rotolare i massi che qui sono abbondanti e spesso in bilico.
Giunti in prossimità del Tempio il sentiero si fa più agevole e arriviamo ad una selletta (2060 m) dove poterci fermare. Dopo aver posato gli zaini, volendo possiamo percorrere il breve periplo del Tempio (noi lo abbiamo fatto in senso orario) che presenta un paio di traversi da fare con attenzione.
Itinerario alpinistico per il Tempio
Dalla selletta è ben evidente la corda fissa che parte a circa 3 metri dalla base, che funge da linea da seguire fino alla vetta. Si tratta di 30 m circa di divertente arrampicata (max II+). Per la discesa, a seconda delle proprie capacità si può disarrampicare oppure calarsi in doppia (nei pressi della vetta si trova una sosta con chiodo e anello collegati con cordone). In questo caso, con uno spezzone di 35 mt si arriva ad una decina di metri dalla base, da raggiungere poi in disarrampicata.
Il ritorno in salita verso la cresta risulta forse più ostico della discesa, in quanto i vari ometti di pietra sono posizionati a favore di chi scende. Quindi consigliamo ancor più vivamente di fare attenzione a seguirli fedelmente.
Il ritorno allo Chalet avviene per il medesimo percorso di andata, prestando di nuovo attenzione ai bivi menzionati in salita, in particolare al 3° (1335 m), dove proseguiamo diritti in discesa (“15” su albero), evitando il sentiero a sinistra.
Note
La salita fino alla vetta del M. Sirente è molto allenante e suggestiva, ma può risultare faticosa per chi soffre il caldo: la quota di partenza è relativamente bassa per effettuare il percorso in estate.
Essendo la discesa fino al Tempio delicata e non banale, non è adatta a coloro che hanno difficoltà su terreni molto ripidi e sdrucciolevoli. Utili i bastoncini.
La salita al Tempio, per chi arrampica è una breve e divertente scalata che a mio avviso si può fare in libera per chi scala da primo sul 5° grado. In ogni caso si consiglia di portare una corda da 60 m (con una calata singola si arriva alla base) o spezzone più corto, e materiale per la discesa in doppia.