Il Monte Sirente è la cima più alta (2349 metri s.l.m.) dell’omonimo gruppo del Sirente, compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino. La montagna presenta un aspetto completamente diverso nei suoi due versanti: quello Nord Est più roccioso e dolomitico, mentre quello Sud Ovest verso l’altipiano delle Rocche è più dolce e verdeggiante.
Itinerario
La via normale al Sirente parte da Rovere attraversa quest’ultimo versante, passando per un notevole numero di anticime, mai troppo difficili o esposte. Una camminata piuttosto lunga di circa 20 chilometri da percorrere con un buon passo in circa 6 ore e mezza totali.
Pochi metri dopo il piccolo campo di calcio inizia il sentiero numero 14 che porta ben presto lungo un caratteristico sottobosco. Attenzione, dopo circa mezz’ora, e lo dico perché mi sono sbagliato anche io, all’incrocio dei sentieri 14F e 14. È segnalato meglio il 14 sulla destra, ma se si vuole salire verso le creste va imboccato il 14F dritto a sinistra e non seguire l’altro sulla destra che prosegue verso il Vallone dei Puzzilli.
Da qui si prende quota attraversando i grandi prati e incontrando spesso le mucche che si abbeverano in zona, fino ad arrivare alle panoramiche e lunghe creste. Da qui si arriva con una deviazione di poche centinaia di metri, fino al caratteristico rifugio “La Vecchia” (circa 1 ora e mezza dalla partenza). Costruito nel 1993 da privati il rifugio non è gestito e la manutenzione è curata da volontari privati che raccolgono le offerte lasciate all’interno del rifugio.
A questo punto non resta che seguire il lungo percorso, non sempre ben segnalato, ma basta idealmente seguire le creste per un paio di ore. Lo scenario è suggestivo, con la piana del Sirente sulla sinistra e quella di Ovindoli sulla destra. Oltre a mucche e cavalli, con un po’ di fortuna è possibile vedere anche qualche camoscio. Si sale per le varie anticime, passando accanto a Punta Macerola e infine con gli ultimi 40 minuti di camminata, sul Monte Sirente. Una vetta, nella parte finale, per nulla impegnativa da cui si può ammirare uno splendido panorama e in particolare il Canale Maiori dietro la croce.
Si ritorna al parcheggio seguendo la via Normale al Sirente appena percorsa.