Una grande classica invernale, semplice e alla portata di tutti, la ciaspolata fino al Rifugio Vincenzo Sebastiani, dalla piana di Campo Felice.

Itinerario

A seconda delle condizioni di innevamento, una volta giunti al rifugio Alantino, è possibile tentare di continuare fino al parcheggio della miniera di Bauxite.

Dal parcheggio, si prende la comoda carrabile che è bloccata da una sbarra all’ingresso nel bosco. Si risale nel bosco, lungo la strada, con pendenza sempre modesta, fino ad uscire nell’ampia radura della conca carsica del Puzzillo.

Superato uno stazzo, che si lascia sulla sinistra, si prosegue lungo il sentiero, ora meno evidente, seguendo le tracce o per le linee di minor pendenza. In breve, dritto di fronte a noi, emerge il Costone Occidentale con la sua bella parete rocciosa.

Sulla sinistra il crinale del monte Puzzillo ci accompagna verso la sella dove si trova il rifugio. Un ultimo tratto, più ripido, da affrontare con qualche svolta, conduce in breve al Rifugio Sebastiani al colletto di Pezza, in posizione invidiabile fra la Cimata di Puzzillo e la Vena Stellante.

Questo tratto, in caso di maltempo, può diventare complicato, sia per l’orientamento sia per il vento, che spesso soffia con violenza; consigliabile avere con se un GPS.

Non c’è invece pericolo oggettivo di slavine, se ci si tiene lungo il percorso al centro della Conca.

Si prega di notare che il rifugio Vincenzo Sebastiani (2102 m), oggetto di grandi lavori di ristrutturazione in questi giorni, gestito da Eleonora Saggioro e dalla cooperativa Equorifugio (3391079741, 368279463, www.rifugiovincenzosebastiani.it), non è sempre aperto in inverno: è preferibile telefonare prima di intraprendere l’escursione.