Il “canale che non c’è”, come dice il nome, è un canale che non è facile individuare, da lontano, ma che, costeggiando la parete Est, ad un certo punto appare evidente e logico.
E’ importante, soprattutto a fine stagione, affrontare il canale alle prime ore del mattino, in quanto prende sole da subito e le condizioni dell’innevamento possono peggiorare molto; inoltre, sotto la prima crestina è facile che accadano distacchi delle cornici sommitali.
Itinerario
Superati il Canale Centrale, e poi il Canale dell’Orsacchiotta, mantenendosi in quota sotto gli speroni rocciosi, si giunge ai pilastri su cui sale la via alpinistica Anna-Paola ed in breve si realizza la prima sosta (generalmente a fittoni).
Il pendio sale verso sinistra con pendenza costante di circa 50°; si sosta sul pendio, sotto una prima roccia (sosta con fittoni) e si piega verso dx dove, dopo un primo pendio a 60° si trova il tratto chiave della via che, in condizioni ottimali è un muretto ghiacciato fino a 75°; nel nostro caso abbiamo trovato roccia, terra e pochissima neve inconsistente, poco proteggibile. La sosta si effettua una ventina di metri dopo l’uscita del muretto, su una clessidra rocciosa (nel nostro caso integrata da un friend piccolo ed un fittone).
Si prosegue su una esile cresta, con bellissima veduta sul versante roccioso che sostiene il Canale dell’Orsacchiotta, con pendenza 45°/50° fino alla cresta che, in breve, conduce in cima.
Discesa per il canale centrale o per la normale.