Il Terminillo presenta difficoltà e ambienti diversi a seconda del versante che si sceglie di esplorare. Abbiamo già visto diversi itinerari che percorrono i canali del versante Est in versione invernale, il Canale Centrale, il Canale dell’Orsacchiotta ed il Canale Chiaretti-Pietrostefani. Abbiamo anche esplorato la cresta che connette la vetta al Terminilletto. Il versante Nord è quello che, alpinisticamente, grazie a dei salti rocciosi spesso in buone condizioni di ghiaccio, garantisce salite più sfidanti. Sullo stesso versante è anche possibile trovare un canale che rimane in condizioni molto a lungo, il Primo Maggio.
Con il Canalino Nord si entra nel mondo dell’alpinismo più tecnico su ghiaccio, con passaggi di ghiaccio verticale a 90° ed, eventualmente, tratti di misto; una via percorsa per la prima volta da Lamberto Brucchietti, E. Diletti, S. Marinelli e R. Marinelli nell’estate del 1968 ed è considerata la più difficile e tecnica tra le classiche del massiccio principale del Terminillo.
Se volete pianificare una ripetizione di questa via, ma non avete l’esperienza necessaria per poterla affrontare in sicurezza vi consigliamo di rivolgervi ad una Guida Alpina come ho fatto io in questo caso con Riccardo Quaranta
Avvicinamento
Durante l’inverno la strada per il rifugio Sebastiani non sempre viene pulita, pertanto è possibile parcheggiare in zona Rialto. In circa quaranta minuti, seguendo il percorso della sottostante SP10 si giunge nei pressi del rifugio; se non è necessaria una sosta si può entrare direttamente nel vallone alla sua sinistra e guadagnare la quota della sella di Leonessa. Seguendo le tracce, si risale sulla testa della morena glaciale, fino a giungere alla base della parete Est e dei suoi canalini. Tenendosi a mezza costa, si traversa fino ad arrivare alla Sella delle Scangive, che da accesso al versante NE del gruppo. In questo punto, generalmente, ci si lega in conserva per scendere in delicato traverso sotto il canale Chiaretti-Pietrostefani. Ci si abbassa ancora per una cinquantina di metri entrando nella base del Canale Nord. A questo punto, nel conoide proprio sotto la parete del Canalino Nord, che si comincia a vedere, si può cominciare a risalire il ripido pendio (circa 45°). L’attacco è a destra del canalino ghiacciato e si giunge in circa un ora dal rifugio Sebastiani.
Descrizione della via

Per orientarsi meglio sul versante nord è possibile seguire lo schema qui riportato in fotografia. Come potete notare ci sono differenti varianti e possibilità, tutte da valutare in funzione delle condizioni del ghiaccio. La prima parte, che costituisce una variante alla via originale del Canalino Nord, è considerabile una vera e propria cascata di ghiaccio, ed è in genere in condizioni da metà gennaio a metà marzo; prende il nome di Variante Ronci D’Addio dai primi salitori. In blu, il dettaglio del percorso effettuato.
Primo tiro: superata una sorta di “crepaccia terminale” si affronta subito un bel muretto ghiacciato in ottime condizioni di 80° con passi a 90° di circa 20 metri; in condizioni di ottimo AI non sono visibili chiodi, ma ci si protegge benissimo con viti da ghiaccio. Usciti dal muretto, ci sono ancora circa 15 m più facili su canale più aperto, a circa 55/70°, fino alla sosta su masso a sinistra (2 Spit, cordone)
Secondo tiro: si affronta il pendio fino a giungere ad un muretto, evitare la strettoia più facile a destra, ed affrontare direttamente il muretto ghiacciato a sinistra, con passi a 90° e di misto, per circa 5 metri. Uscire sul pendio, che si allarga in direzione della cresta, mantenendo una pendenza più o meno costante di 55° fino alla sosta su masso (2 spit, cordone)
Terzo tiro: si prosegue sull’ampio pendio fino a giungere alla cresta, dove è possibile effettuare una terza sosta su masso
Quarto tiro: a seconda delle condizioni, si aggira a sinistra la prima parte della cresta e ci si raccorda all’uscita del canale Chiaretti-Pietrostefani; due piccoli saltini di misto permettono di guadagnare la cresta e da li, in breve, la vetta.
Discesa: dalla vetta è possibile scendere per il Canale Centrale, per la via Normale o per la cresta di collegamento al Terminilletto per il rifugio Rinaldi.