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Affascinante in tutte le sue sfaccettature, il Corno Grande suscita sempre grandi emozioni in ogni sua ascesa. Come noto, molto frequentate per la salita alla Vetta Occidentale sono la Via Normale (o Sentiero estivo) e la Direttissima.

Altrettanto nota e suggestiva è la Via delle Creste (o Cresta ovest), una via aerea e appagante che offre scorci maestosi a 360° su tutta la catena del Gran Sasso.

Tuttavia, non va dimenticato che si tratta di una salita con difficoltà alpinistiche – pur facili – ma comunque da non sottovalutare e da affrontare solo con la dovuta esperienza, attrezzatura e preparazione. 

Itinerario

Partenza dal piazzale dell’albergo di Campo imperatore, dal quale si punta all’Osservatorio, superato il quale si intraprende a destra il percorso che conduce alla Sella di Monte Aquila.

Arrivati facilmente a quest’ultima, si consiglia una breve pausa, anche solo per ammirare i primi bellissimi scorci sul Corno Grande e su Campo Pericoli.

Ripreso il cammino, anziché dirigersi a destra (Sassone – Direttissima) si prendono le indicazioni per la Sella del Brecciaio e la Via Normale. Per giungere all’attacco della Via delle Creste bisogna spingersi ancora in avanti fino ad arrivare all’affaccio sulla c.d. Conca degli Invalidi. Qui è necessario indossare il materiale occorrente (casco e imbrago per i meno esperti qualora si decidesse di procedere in conserva).

La via è segnata con i bolli CAI, quindi non dovrebbero esserci problemi nell’individuare il percorso da seguire.

Dopo un primo tratto facile, il percorso comincia ad elevarsi con una vista mozzafiato a 360° sul Corno Piccolo e sul Pizzo d’Intermesoli.

Si prosegue su roccia con l’ausilio anche delle mani in alcuni tratti (passaggi I grado).

La caratteristica è che i bolli passano continuamente da una parte all’altra del filo di cresta.  Due brevi passaggi con una corda rigida permettono di superare con più tranquillità due salti di roccia.

Qualche difficoltà sorge nell’ultima parte della via, dove la cresta si fa affilata e presenta alcuni passaggi un po’ più esposti che necessitano di maggiore fermezza e concentrazione. Questo tratto si rivela abbastanza ostico e fastidioso soprattutto in discesa. Per i meno esperti è consigliabile una progressione in conserva.

La via termina all’incrocio con la Normale, punto dal quale mancano poco più di 10 min all’arrivo in vetta. 

Discesa per lo stesso percorso o per la normale.

Come detto, si tratta di una salita alpinistica da affrontare solo se debitamente esperti e attrezzati. Consigliamo di acquistare il materiale, soprattutto il casco dal nostro partner Campo Base