La simbologia utilizzata segue la scala escursionistica, quella alpinistica UIAA (Welzenbach) e quella francese. In aggiunta è presente una notazione che identifica se si tratta di una salita alpinistica normale, su roccia o su ghiaccio.

DIFFICOLTÀ ESCURSIONISMO
T
turistico
Itinerari su strada, mulattiera o sentiero evidente e ben marcato; dislivello non superiore ai 1000 metri; elementare equipaggiamento da gita.
E
escursionistico
Itinerari più lunghi e non sempre su sentieri evidenti, possono comprendere tratti senza tracce o zone rocciose più ripide con passaggi in genere non molto esposti, a volte anche attrezzati; equipaggiamento adeguato, da montagna.
EE
per escursionisti esperti
Itinerari che possono richiedere anche facile arrampicata su roccia, con problemi d’esposizione, passaggi su nevai ed in generale l’attraversamento di zone impervie; equipaggiamento adeguato anche alla sicurezza individuale.
EEA
per escursionisti esperti con attrezzatura
Itinerari su vie ferrate o percorsi alpinistici attrezzati, dove la frequenza delle attrezzature, l’impegno fisico richiesto e la notevole esposizione rendono necessario l’uso di attrezzature per l’autoassicurazione e l’eventuale assicurazione reciproca.

DIFFICOLTÀ ALPINISMO – Scala UIAA (Welzenbach)
I
Facile
È la forma più semplice di arrampicata, bisogna scegliere l’appoggio per i piedi e con le mani si utilizzano frequentemente appigli, ma solo per equilibrio.
II
Poco difficile
Si richiede lo spostamento di un arto per volta ed una corretta impostazione dei movimenti. Appigli ed appoggi sono abbondanti.
III
Abbastanza difficile
La struttura rocciosa è ripida o addirittura verticale, appigli ed appoggi sono meno abbondanti e può richiedere talvolta l’uso della forza. I passaggi non sono ancora obbligati.
IV
Difficile
Appigli ed appoggi son più rari e/o esigui, si richiede una buona tecnica ed un certo grado di allenamento.
V
Tremendamente difficile
Appigli ed appoggi sono rari ed esigui, l’arrampicata richiede tecnica e/o impegno muscolare. E’ necessario normalmente l’esame preventivo del passaggio.
VI
Estremamente difficile
Appigli ed appoggi sono esigui e disposti in modo da richiedere una combinazione particolare di movimenti ben studiati. La struttura rocciosa può costringere ad un’arrampicata molto delicata in aderenza o decisamente faticosa su strapiombo. Necessita allenamento e notevole forze nelle braccia e nelle mani.

DIFFICOLTÀ ALPINISMO – Scala Francese
F
F+
Facile (non presenta particolari difficoltà)
PD-
PD
PD+
Poco difficile (presenta qualche difficoltà alpinistica su roccia e neve, pendii di neve/ghiaccio fino a 35-40°)
AD-
AD
AD+
Abbastanza difficile (difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, pendii di neve/ghiaccio fino a 40-50°)
D-
D
D+
Difficile (difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, pendii di neve/ghiaccio fino a 50-70°)
TD-
TD
TD+
Molto difficile (forti difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio, ghiaccio fino a 70-80°)
ED-
ED
ED+
Estremamente difficile (difficoltà alpinistiche estreme su roccia e ghiaccio, ghiaccio fino a 90°)

TIPO DI SALITA ALPINISTICA
 A  Salita alpinistica normale, non richiede attrezzatura e non affronta passaggi di arrampicata, presenta zone ripide ed impervie, qualche passaggio un po’ esposto, roccette non oltre il I/I+ grado.
 AR  Salita alpinistica su roccia, affronta passaggi di arrampicata dal II grado in sù, richiede attrezzatura da arrampicata (corda, imbrago, rinvii, moschettoni, nuts e friends, eventuali chiodi, caschetto da roccia), necessita di esperienza ed allenamento.
 AG  Salita alpinistica su neve e ghiaccio, affronta pendenze superiori ai 35°, creste e canali ghiacciati, richiede attrezzatura da arrampicata e da ghiaccio (corda, imbrago, rinvii, moschettoni, nuts e friends, eventuali chiodi da ghiaccio, piccozza, ramponi, caschetto da roccia), necessita di esperienza, capacità di valutazione ed allenamento.

DIFFICOLTÀ ARRAMPICATA
Tabella comparativa delle valutazioni di difficoltà su roccia
U.I.A.A.
USA
FRANCIA
U.K.
AUSTRALIA
I
5
II
III
5.0
4
III+
5.1
5
IV-
5.2
3a
6
IV
5.3
4a
3b
7
IV+
5.4
4b
3c
8.9
V-
5.5
4a
10.11
V
5.6
4c
4b
12.13
V+
5.7
5a
4c
14.15
VI-
5.8
5b
16
VI
5.9
5c
5a
17
VI+
5.10 a
6a
5b
18
VII-
5.10b
19
VII
5.10c
5c
20
5.10d
21
VII+
5.11 a
6b
5.11 b
6a
22
VIII-
5.11 c
6c
23
VIII
5.11 d
7a
6b
24
VIII+
5.12a
25
IX-
5.12b
7b
6c
26
IX
5.12c
27
IX+
5.12d
7c
28
X-
5.13a
29
5.13b
8a
7a
30
X
5.13 c
31
X+
5.13d
32
5.14a
7b
33

PROTEGGIBILITA’ per vie alpinistiche
S1 Spittatura normale, come in falesia. Distanza mai superiore a 3-4 m fra uno spit e l’altro. Lunghezza della potenziale caduta di qualche metro al massimo e volo senza conseguenze
S2 Spittatura distanziata e tratti obbligatori fra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta una decina di metri al massimo e volo senza conseguenze
S3 Spittatura distanziata, passaggi quasi sempre obbligatori. Distanza tra gli spit anche superiore ai 5 metri, voli lunghi ma non eccessivamente pericolosi
S4 Spittatura molto distanziata, oltre i 7 metri, passaggi obbligatori. Una caduta può potenzialmente provocare un infortunio
S5 Spittatura oltre i 10 m, passaggi obbligatori e tratti dove una caduta può sicuramente provocare un infortunio, con caduta su terrazzi, cenge o al suolo
S6 Spittatura solo parziale e posizionata lontano dai passaggi chiave, tratti molto lunghi, anche superiori ai 20 m, in cui una caduta può avere conseguenze anche letali
R1 Facilmente proteggibile con protezioni sempre solide, sicure e numerose. Limitati tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta qualche metro senza conseguenze
R2 Mediamente proteggibile con protezioni sempre solide e sicure ma più rade. Tratti obbligatori fra le protezioni. Lunghezza potenziale di caduta di qualche metro al massimo e volo senza conseguenze
R3 Difficilmente proteggibile con protezioni non sempre buone e distanti. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 7-8 metri al massimo e volo con possibile infortunio
R4 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse o inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale della caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita degli ancoraggi e volo con probabile infortunio
R5 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Possibilità di lunghe cadute e fuoriuscita degli ancoraggi che può determinare un volo fino a terra con infortunio sicuro
R6 Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro. Una eventuale caduta può avere conseguenze anche letali

IMPEGNO GLOBALE per vie alpinistiche
I Una via corta richiedente poche ore, nei pressi della strada e con comodo avvicinamento, ambiente solare e ritirata comoda
II Via di diverse lunghezze su una parete superiore ai 200 m, avvicinamento facile anche se può richiedere una discreta marcia, comoda ritirata
III Via lunga oltre i 300 m, ambiente severo, richiede quasi tutta la giornata per essere superata. Può richiedere un lungo avvicinamento e la ritirata può non essere veloce
IV Via molto lunga, superiore ai 500 m, su parete severa e distante dal fondovalle. Richiede una intera giornata per essere superata. La ritirata può essere complicata e non svolgersi sulla linea di salita
V Via molto lunga, stile Big Wall, richiede normalmente un bivacco in parete. Ritirata difficile, ambiente severo
VI Big Wall che richiede più giorni di permanenza in parete, ambiente di alta montagna, ritirata difficile
VII Tutte le caratteristiche proprie del grado VI esasperate, come nel caso di Big Wall himalayane che necessitano di una spedizione per essere superate